Castelnuovo ha ospitato il convegno dedicato alle sfide dell’agricoltura contemporanea, con particolare attenzione alla difesa integrata, alla deriva nei trattamenti fitosanitari e agli agenti di biocontrollo. L’evento ha richiamato un folto pubblico di operatori del settore, evidenziando l’urgenza di strategie innovative per la tutela della salute pubblica e del territorio.

Il direttore dell’Aipo, Enzo Gambin, ha aperto i lavori sottolineando l’importanza di queste tematiche per l’agricoltura sostenibile. Tra i relatori, Silvano Zampini, rappresentante della Federazione provinciale dei Dottori in Agraria, ha evidenziato come l’Italia sia tra i Paesi che maggiormente hanno ridotto l’uso di prodotti fitosanitari. “Nel solo territorio di Castelnuovo del Garda, sono certificati a produzione integrata ben 260 ettari di vigneti, mentre 50 ettari sono certificati come biologici”, ha dichiarato Zampini.

Nonostante i progressi, resta ancora molto da fare. Stefan Otto, del CNR di Padova, ha illustrato la problematica della deriva nei trattamenti fitosanitari, ovvero la dispersione nell’ambiente di prodotti destinati alle coltivazioni: “Si stima che fino all’80% dei fitosanitari non raggiunga il bersaglio, finendo per lo più nelle acque. In Veneto, che detiene il primato nazionale per l’uso di principi attivi, si registra un impiego di 11 chilogrammi per ettaro, con pesticidi riscontrati nel 37% dei campioni analizzati.”

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Un contributo significativo per la riduzione dell’impatto ambientale può arrivare dagli agenti di biocontrollo. Il presidente dell’Ibma, Giacomo de Maio, ha illustrato il ruolo dell’associazione che riunisce 200 aziende europee, di cui 25 italiane, attive nello sviluppo di alternative naturali alla difesa fitosanitaria: “Estratti vegetali, microrganismi, macrorganismi e semiochimici stanno diventando strumenti sempre più diffusi per la protezione delle colture dai parassiti e per contrastare gli effetti del cambiamento climatico.”

L’evento è stato promosso dal Comune di Castelnuovo del Garda in collaborazione con la Fondazione Prodotti Agricoli di Bussolengo e Pescantina, ottenendo il patrocinio dell’Ordine degli Agronomi, del Collegio dei Periti Agrari, di Coldiretti, Confagricoltura Verona, Cia Verona, oltre che del Consorzio Tutela Vini Custoza e delle Cantine Vitevis. Un appuntamento che ha ribadito l’importanza della ricerca e dell’innovazione per un’agricoltura più sostenibile e responsabile.