Villafranca in primo piano anche nel giorno della partenza della campagna vaccinazione anti Covid. All’aeroporto militare, con l’assistenza del Terzo Stormo, è atterrato il volo da Roma che ha portato i vaccini, scortati dalle forze dell’ordine, per il Triveneto. All’ospedale Magalini, da mesi simbolo della lotta alla pandemia, si sono effettuate le prime vaccinazioni per l’Ulss 9 che ha scelto la struttura villafranchese per la somministrazione dei vaccini.
Sono state spiegate le modalità di somministrazione, con tutte le regole da seguire dal momento in cui i vaccini escono dai frigoriferi, fino all’iniezione. su base volontaria come da programma. Novanta le prime dosi del vaccino messo a punto dalle ditte Pfizer e Biontech inoculate a personale ospedaliero e del territorio, tra medici, infermieri e operatori socio sanitari. Tre le postazioni di vaccinazione predisposte, con accesso rigorosamente regolamentato. Le prime persone a vaccinarsi sono stati gli Operatori Socio Sanitari Rita Foroni e Thomas Albarelli, il Dr. Marco Salani, l’infermiera Daniela Bossoli e il Direttore Medico del Magalini Paolo Montresor. Tutti, con viva emozione, hanno espresso grande gioia per questo momento storico, che segna l’inizio della fine dell’incubo Covid in cui è precipitato il Paese all’inizio dell’anno. A dare il buon esempio anche due primari del Magalini: Mauro Cinquetti di Pediatria ed Emanuele Carbonieri di Cardiologia.
Tutti i vaccinati sono stati invitati a restare in un’apposita sala di attesa per circa 20 minuti per verificare l’assenza di effetti collaterali.
Il Direttore Generale dell’ULSS 9 Scaligera, Pietro Girardi, ha ringraziato tutto il personale dell’Azienda, dal Sisp agli operatori del Magalini, e le Forze dell’Ordine per aver reso possibile l’organizzazione di questa primissima tornata di vaccinazioni nei tempi previsti. «È una giornata storica – ha affermato il Direttore Generale affiancato dal Direttore Sanitario Denise Signorelli – nell’ambito dell’ospedale simbolo della nostra territorialità in questo momento di pandemia, qual è il Covid Hospital Magalini di Villafranca. Finalmente abbiamo imboccato l’ultimo tornante, quello che ci porterà al traguardo della completa immunizzazione e il conseguente blocco della circolazione del virus. Una luce in fondo al tunnel, un dono di Natale arrivato due giorni in ritardo ma che alimenta la speranza di aver restituita quella normalità che da marzo è stata interrotta. Niente trionfalismi ma pancia a terra nel rush finale che ci aspetta nei prossimi mesi nei quali dobbiamo mantenere alta la guardia perseverando nell’uso della mascherina, igiene delle mani e distanziamento, facendo in modo che quel traguardo che ora è in vista venga tagliato da tutti».
Da gennaio, infatti, partirà la campagna vera e propria iniziando dagli operatori sanitari e i soggetti più fragili come quelli delle case di riposo. Poi si passerà ai più anziani e soggetti con patologie e via via agli altri.
Ci vorrà qualche mese ma aumentare l’immunità della popolazione con i vaccini è l’unico sistema per interrompere questa pandemia in tempi ragionevoli evitando un tracollo dal punto di vista economico, sociale e sanitario.