Il 2 aprile è la giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo e Villafranca si conferma in prima fila tra i 37 comuni scaligeri che hanno aderito. Il progetto Villafranca Città Blu, infatti, sarà anche esportato oltre i confini comunali. Lo ha annunciato il sindaco Roberto Dall’Oca durante la cerimonia che si è svolta davanti al Castello che stasera sarà illuminato di blu.
«Siamo partiti nel 2019 e poi il lockdown ci ha bloccato. Con Monia Gabaldo abbiamo fatto decollare questo progetto di inclusione che parte dal basso Ho avuto un incontro in Provincia per condividere il progetto con gli altri Comuni perché vogliamo far partecipi più persone possibile delle iniziative per integrare nel tessuto sociale questi ragazzi».
Monia Gabaldo, che con i consiglieri Stefano Predomo e Loretta Mazzi ha messo in moto un percorso virtuoso, sottolinea come le famiglie siano in prima linea ogni giorno e che, per combattere efficacemente, c’è bisogno di tutti. «Serve un percorso insieme e per fortuna a Villafranca sindaco e amministratori si sentono coinvolti. E’ un modello da riproporre ovunque perché l’autismo non guarda in faccia nessuno. La stima è che ne soffra 1 su 60. Bisogna pensare in maniera inclusiva affinché in futuro della giornata di sensibilizzazione del 2 aprile non ci sia più bisogno».
L’assessore al sociale Nicola Terilli, che in questi tempi vede un settore sempre più sotto pressione, plaude al lavoro di gruppo fatto con gli altri assessori (erano presenti Claudia Barbera, Anna Lisa Tiberio e Luca Zamperini) e a chi ha attivato questo percorso. «Per avere consapevolezza dell’autismo bisogna conoscere. Ogni assessore ha attivato proposte inclusive (vedi allegato con le iniziative). Dai libri ad hoc alle giornate ecologiche, dallo sport alle scuole, dal tempo libero allo sportello informativo. Villafranca vuole essere inclusiva per tutte le fragilità che ogni giorno dobbiamo affrontare, non solo con l’autismo. Serve un welfare di comunità per farla crescere integrando le persone. E’ un cantiere su cui stiamo lavorando che farà crescere la nostra comunità. Anche se le fragilità sono una minoranza, la civiltà di una comunità si vede nella capacità di mostrare attenzione verso queste realtà».
Presente anche lo studente Manuel Atzei che ha ideato il logo che compare sullo striscione appeso al Castello e accompagna ogni iniziativa nel settore. «Sono solo uno dei tanti che ha avuto il piacere di partecipare ma con in più l’onore di vedere il mio logo scelto. Il lavoro svolto con la scuola ha avuto anche l’apprezzamento del presidente Mattarella».
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