Il Comune di Villafranca rende omaggio ai suoi cittadini illustri. Ieri sera è toccato al filosofo Giuseppe Rensi con lo scoprimento in piazza Giovanni XXIII, vicino al Duomo, di una statua del maestro Albano Poli realizzata da Andrea Pisani, dell’omonima fonderia villafranchese, e finanziata dal Comune con 15mila euro. A conclusione a fine giugno dell’esposizione VillafrancArt dedicata a Volti Antoniucci, in piazza sarà posizionata anche la statua di Angelo Messedaglia, che è stata collocata l’anno scorso provvisoriamente davanti al Caffè Fantoni. L’anno prossimo toccherà a quella dello scrittore Cesare Marchi.
Una statua per celebrare i 150 anni dalla nascita (e gli 80 dalla morte) del filosofo dello scetticismo e del materialismo critico che ha portato il nome di Villafranca nel mondo, anche se molti cittadini probabilmente sanno della sua esistenza solo per la via che porta il suo nome. «Per questo – sottolinea il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Francesco Arduini – nell’anno della sua ricorrenza abbiamo provveduto anche alla riqualificazione della via a lui dedicata di fronte al Castello».
Tantissime le autorità civili e militari intervenute all’inaugurazione. Presenti anche le eredi Luciana e Maria Rensi (mancava Clara) e Gloria Vivenza. È stato questo uno dei primi appuntamenti dedicati a Rensi che sarà ricordato anche il 16 luglio durante la Milanesiana con un prologo letterario con letture di Agnese Nano nell’ambito del Villafranca Festival. Ci saranno convegni e incontri e in Biblioteca è stata preparata una bibliografia (alcuni libri di una donazione molto preziosi solo in consultazione, altri in prestito) a lui dedicata. «Tutti appuntamenti di spessore per rendere omaggio a questo grande personaggio – spiega soddisfatta l’assessore alla cultura Claudia Barbera -. Per quanto riguarda la statua, che momentaneamente abbiamo messo su un piedistallo come le altre opere presenti di Antoniucci, è un modo per far sì che resti sotto gli occhi di tutti i villafranchesi e diventi un modo per propagarne la memoria. La piazza diventerà un luogo vivo e vissuto dai villafranchesi insieme ai personaggi che l’hanno resa celebre. E per i visitatori sarà un modo per conoscere i nostri grandi concittadini».

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