Domani, 15 ottobre, scatta l’obbligo esteso di green pass per tutti i lavoratori. il direttore generale dell’Ulss 9 Pietro Girardi ha fatto il punto, soprattutto sulla fornitura di tamponi.
«Momento importante con lo Stato che ha deciso che l’ambiente del lavoro deve essere tutelato con il green pass. Abbiamo cercato di costruire una rete che parli del problema e cerchi di superarlo. La campagna vaccinale va avanti, dalle 700 alle mille dosi al giorno, praticamente tutte dai 20 ai 70 anni. Ovvero la fascia d’età che prevalentemente raccoglie chi lavora. Erano 114 mila persone da immunizzare, ne restano 110 mila».
Tamponi. «Ulss e farmacie e azienda ospedaliera erano in grado di farne 6 mila al giorno, oggi circa 11.500. Raddoppiato la capacità. Quando non c’erano vaccini al massimo riuscivamo a farne 20 mila. Quindi lo sforzo è enorme. Puntiamo ad accrescere l’offerta raddoppiandola. Per regolare il flusso e programmare da domani mattina, giovedì, anche l’Ulss garantirà l’accesso solo su appuntamento perché è importante distribuirsi nell’arco della giornata. La procedura è la stessa delle prenotazioni dei vaccini. Gratuito e accesso libero invece per i tamponi che non riguardano il green pass ma sono a scopo diagnostico. L’accesso ai vaccini è ancora libero con i soliti orari. La settimana prossima potrebbe essere contratto l’orario per dare più spazio ai tamponi. Saranno aperti anche all’interno di alcune aziende. Tutto il sistema sanitario e produttivo si sono attivati per questa misura che dovrebbe garantire maggior copertura contro il virus».
Contagio. «Si sta verificando il fenomeno, che ci aspettavamo anche prima, dell’incremento del numero di positivi in età scolastica dai 10 ai 19 anni. Loro normalmente non hanno sintomi gravi ma resta il problema dei familiari».
Clima sociale. «Abbassiamo i toni senza che ci sia contrapposizione sociale tra i favorevoli e i non alla vaccinazioni. Chi non si è vaccinato lo fa a suo rischio e pericolo. Ma è un suo diritto e rispettiamo il pensiero degli altri senza divisioni».
AUTOBUS – E’ uno dei problemi che si porrà da domani.Saranno circa 400, infatti, su un totale di 4650, le corse degli autobus urbani ed extraurbani che domani, 15 ottobre, non potranno essere effettuate da ATV a causa della mancata disponibilità del personale di guida, dovuta alla mancanza di Green Pass. All’organico dell’azienda mancherà all’appello almeno una sessantina di autisti che hanno comunicato la loro assenza nel termine delle 36 ore stabilito e che solo in parte potranno essere coperti dalle riserve di personale previste nelle turnazioni di servizio. Saranno pertanto inevitabili i disagi, anche sensibili, per i viaggiatori che utilizzano le linee urbane ed extraurbane, oltre che per i servizi scolastici.
A questo proposito, sul proprio sito web ATV ha pubblicato l’elenco completo delle corse che saranno sospese (che si allega per completezza), elenco che potrebbe subire ulteriori modifiche a seguito di nuove e improvvise comunicazioni di altre defezioni di personale.
«Siamo ben consapevoli dei disagi che dovranno sopportare i nostri utenti nei prossimi giorni e ne siamo rammaricati – è il commento del presidente Massimo Bettarello –, ma come Azienda siamo tenuti a rispettare rigorosamente la normativa in base alla quale ogni nostro dipendente in servizio deve essere in regola con il Green Pass. Teniamo conto che la sospensione di alcune corse potrà anche determinare situazioni di assembramento nelle ore di punta, che cercheremo comunque di tenere sotto controllo. Certo dobbiamo prendere atto con amarezza che l’irresponsabilità di pochi che abusano del proprio ruolo in nome di un distorto concetto di libertà, priverà migliaia di lavoratori e studenti del proprio diritto alla mobilità, impedendo loro di raggiungere la scuola o il posto di lavoro. Un atteggiamento irragionevole, oltre che egoista e irrispettoso nei confronti di quella maggioranza silenziosa dell’81% di cittadini che, superando le comprensibili paure e diffidenze, hanno scelto di vaccinarsi pur di cercare di uscire da un tunnel di sofferenze lungo due anni».
«Per il servizio urbano di Verona i disagi saranno contenuti – aggiunge il Direttore Generale Stefano Zaninelli – mentre per i passeggeri della provincia ci sarà qualche problema in più dato che le frequenze delle corse sono più diradate. Ci aspettiamo che nei prossimi giorni alcuni degli autisti domani assenti rientrino a seguito della vaccinazione, ma la situazione sarà comunque complicata fino al 31 dicembre. In questi mesi abbiamo fatto notevoli sforzi per migliorare il servizio, mantenendo la capienza entro l’80 per cento, aumentando l’offerta di trasporto con cento mezzi in più e portando a 4650 le corse giornaliere. Un servizio quindi davvero importante, che ha soddisfatto tutti. Questo obbligo del Green Pass è un ulteriore aggravio che dobbiamo rispettare ma lo faremo con rigore, a garanzia della sicurezza di tutti».
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