Questa mattina, in occasione della festa della donna, il Sindaco Roberto Luca Dall’Oca, l’Assessore alla Cultura Claudia Barbera, l’Assessore ai Servizi Sociali Nicola Terilli, il sindaco di Mozzecane Mauro Martelli hanno presentato il progetto “Abbracciamo la generosità – una sciarpa per le donne vittime di violenza” in collaborazione con l’Associazione Donne Insieme e il Comune di Villafranca. Si tratta di sciarpe fatte a mano e confezionate dalle mani delle donne che hanno deciso di mettere il loro tempo, la loro creatività, la loro generosità a disposizione di altre donne in difficoltà. Dal 2019 sono state vendute in occasione delle Giornate Internazionali contro la violenza sulle Donne e nonostante la pandemia, in questi anni sono stati ricavati 8.000 Euro di cui 6.000 già investiti per pagare la retta scolastica a due dei bambini delle donne in difficoltà aiutate dalla struttura Protezione della Giovane di Verona.
La dott.ssa Amabilia Cordioli, presidentessa dell’associazione ha sottolineato: “Vorrei condividere un pensiero che muove i percorsi e i progetti dell’associazione donne insieme. Crediamo necessario divenire consapevoli del fatto di essere donne in cammino, alla ricerca di senso della propria esistenza attraverso la realizzazione del proprio esserci nel mondo, attraverso l’interrogarsi, il mettersi in gioco, procedere in equilibrio e aprire gli orizzonti delle possibilità. Nel 2019 abbiamo dato vita al progetto Abbracciamo la Generosità, una sciarpa per sostenere le donne vittime di violenza, come occasione di dare spazio a quella tensione solidale che si muove ogni volta che si aiuta l’altro, mettendo a disposizione il proprio tempo e la propria creatività. Abbracciare vuol dire cingere, sostenersi, dedicarsi. Generosità deriva da generoso, colui che ha grandezza d’animo, che si dedica a nobile causa nel coraggio, nell’altruismo.
Siamo partite come piccolo gruppo di donne, abbiamo incontrato la fiducia e il sostegno del sindaco Roberto Dall’Oca e degli assessori Claudia Barbera e Nicola Terilli, di Paolo Giavoni. Si sono unite a noi moltissime donne, da diversi paesi, tra loro vorrei ricordare Gianna Faccioli che è venuta a mancare e ha dato un suo importante contributo e nonna Maria che a più di 90 anni ha confezionato quasi un centinaio di sciarpe. Ci siamo incontrate per lavorare insieme, sono stati momenti di vicinanza, di partecipazione, di condivisione, un fare tra donne per altre donne. Non ci hanno trattenuto né la pioggia a dirotto e nemmeno il freddo quando in piazza abbiamo venduto le sciarpe, semmai la pandemia, ma convinte del nostro operato siamo andate avanti perché quando è il bene che muove la mente e il cuore allora nulla può fermarci.
Ci hanno guidato l’impegno e la perseveranza propri di chi sa che per realizzare un progetto non bisogna risparmiarsi, ma spendersi fino in fondo, ancor più se è un esserci per gli altri. In questo momento storico dove l’umanità è toccata e ferita dall’odio, vogliamo scegliere il rispetto, la compassione, la solidarietà, la dedizione, la cura. Siamo quello che facciamo e quello di cui abbiamo cura. Il ricavato della vendita delle sciarpe, di euro 8000, è stato donato alla struttura Protezione della Giovane di Verona, che ringraziamo per il grande lavoro di protezione e cura verso le donne e i loro bambini in difficoltà. Tante sciarpe sono state donate anche a persone bisognose, a signore anziane povere.
Donne Insieme ha deciso di condividere e dare risalto a questo percorso di solidarietà con tutti voi oggi 8 marzo giornata internazionale della donna, che ricorda le conquiste sociali, economiche e politiche delle donne nel corso della storia. Il nostro pensiero va a tutte le donne nel mondo che soffrono e patiscono per violenze di ogni genere. Oggi vogliamo ri-tracciare un filo che unisce non solo donne, ma uomini e donne che credono che “la persona è più grande di qualsiasi struttura di morte, che hanno desiderio di prendersi cura della vita, per farla fiorire, per riparare le ferite. Possiamo oggi 8 marzo, il 25 novembre, ogni giorno essere promotori della dignità propria e dell’altro, esprimendoci attraverso gesti che sostengono e curano.”