Una multiofficina per dare ai ragazzi l’opportunità di mettersi in gioco con attività creative e manuali. Il nuovo spazio, inaugurato a Castelnuovo del Garda nella sede della ex scuola elementare, ospiterà una serie di laboratori, dalla falegnameria alla ciclofficina, ed è attrezzato con strumenti e materiali di prim’ordine.
Dedicato principalmente ai ragazzi dagli 11 ai 17 anni, lo spazio analogico è stato attrezzato con strumenti per attività manuali, mentre lo spazio digitale potrà essere utilizzato per lo sviluppo di competenze in ambito informatico o per la registrazione e il montaggio di video o podcast.
Il progetto è promosso dalla cooperativa Spazio Aperto in collaborazione con la cooperativa Il Ponte, che hanno ottenuto un finanziamento dal bando ministeriale EduCare per l’attivazione di una rete educativa in modo sperimentale ed innovativo, attraverso forme di educazione informale e attività che stimolino l’empowerment dei giovani coinvolti.
La multiofficina è stata presentata dal sindaco Giovanni Dal Cero, insieme all’assessore ai Servizi alla persona e Famiglia Marilinda Berto e alle cooperative Spazio Aperto e Il Ponte.
«Guardiamo al passato per essere innovativi – spiega il sindaco Giovanni Dal Cero − insegnare ai ragazzi ad utilizzare gli strumenti che i nostri nonni padroneggiavano con facilità rappresenta una novità e costituisce un banco di prova importante per la nostra comunità, chiamata a fare rete e a valorizzare le diverse competenze».
«Un progetto formidabile – lo definisce l’assessore Marilinda Berto – che offre una straordinaria opportunità d’incontro intergenerazionale, con gli adulti che mettono a disposizione il loro sapere per aiutare i ragazzi ad acquisire conoscenze e autonomia. I laboratori potranno inoltre uscire da questa sede e occupare altri spazi del territorio per intercettare anche i ragazzi che solitamente non partecipano alle attività del nostro Servizio educativo e magari hanno un disagio da superare».
A questo proposito, spiegano gli educatori, potranno essere avviate interessanti collaborazioni con le scuole: i ragazzi sospesi dalle lezioni qui potrebbero trovare la possibilità di impiegare il loro tempo in attività piacevoli e costruttive, con particolare attenzione all’aspetto della relazione, fondamentale soprattutto nell’adolescenza. “Lavorare con le mani” può infatti rappresentare un buon modo di contrastare gli effetti negativi della pandemia fornendo ai ragazzi le occasioni per rinsaldare i legami con i propri coetanei. L’iniziativa è partita alcuni mesi fa con il progetto GIO – Giovani in officina, finalizzato alla promozione di percorsi di cittadinanza attiva per i ragazzi del territorio di Castelnuovo del Garda, Valeggio sul Mincio, Peschiera del Garda e Lazise. I contenuti dei laboratori saranno modulati sulla base delle richieste provenienti dai vari Comuni, anche se i percorsi saranno accomunati da obiettivi condivisi, come l’aggregazione giovanile, l’attenzione per la cura del territorio e lo sviluppo di nuove competenze.