Martedì 10 maggio alle ore 20.30, presso la sala del Consiglio del Comune di Sona, si terrà il convegno “Sovversive, ribelli e partigiane: le donne nella guerra” organizzato dall’assessorato alle Pari Opportunità.
La prof.ssa Sonia Residori , autrice e studiosa di storia sociale, ricostruirà alcuni aspetti del rapporto tra guerra e donne, tra regime fascista e donne, attingendo e collegando tra loro documenti d’archivio e fonti orali. Il proposito è quello di provare a capire insieme qual è stato il ruolo delle donne come lavoratrici e massaie, ma anche quello in prima fila nelle proteste contro il regime, negli scioperi e nelle sollevazioni popolari. La guerra è, infatti, tradizionalmente ricordata come una straordinaria opportunità di emancipazione femminile. In un mondo patriarcale che vedeva la donna come l’angelo della casa, si presentò l’occasione di sostituire gli uomini, assoldati al fronte, nelle attività agricole e nelle fabbriche. Nel corso del convegno, la prof.ssa Residori racconterà di donne che trovarono posto negli impieghi pubblici come bigliettaie, tranviere, facchine, spazzine e portalettere ma che, una volta terminato il conflitto, dopo le sofferenze crudeli della guerra, furono nuovamente estromesse dal mondo del lavoro per tornare al focolare domestico che avevano lasciato. Il loro compito era quello di lavorare per educare i figli e le figlie, di fare felice il marito e di tenere la casa in ordine. Alla dichiarazione di guerra del 10 giugno 1940 le donne si prepararono silenziose, al fianco degli uomini, ad affrontare gli eventi bellici. Ma quella rassegnazione equivaleva ad un’adesione? Davvero la donna del Novecento è stata solo una figura passiva e docile? Il convegno affronterà anche le scelte compiute dalle giovani donne che decisero di arruolarsi come volontarie nella resistenza. Donne che non solo furono staffette, infermiere, cuoche, sarte, lavandaie, ma anche combattenti e dinamitarde, pagando un prezzo altissimo per la loro scelta in termini di sofferenze e umiliazioni, torture e sevizie, detenzione in carcere e deportazione nei campi di concentramento. “Come spesso accade le donne, grandi protagoniste della Storia, della Scienza, delle Arti, sono dimenticate, oscurate e volontariamente omesse. È questo uno dei modi per rendere loro onore e per accendere il riflettore sulle molte attività intraprese al femminile. Gli argomenti affrontati dalla prof.ssa Residori permettono di guardare la storia del Novecento da un punto di vista decisamente nuovo, riscoprendo il ruolo che hanno avuto le donne in un momento storico come quello delle guerre e che oggi, purtroppo, si sta drammaticamente riproponendo davanti ai nostri occhi” dichiarano Monia Cimichella e Paolo Bellotti, assessora e consigliere alle Pari Opportunità.
L’evento è gratuito con ingresso consentito solo a persone munite di Green Pass e mascherina FFP2. “Questo è il primo di altri convegni che da tempo volevamo organizzare e che a causa della pandemia sono stati “congelati” – conclude l’Assessora Cimichella – Sono convinta che fare cultura, attraverso incontri interessanti come questo, sia il modo migliore per far riflettere e parlare di pari opportunità“.