La “Gabbia”, struttura sportiva funzionale al miglioramento della tecnica calcistica, sarà presto una realtà a Valeggio. Il Consiglio di Gestione della Fondazione Valeggio Vivi Sport ha infatti approvato il progetto, presentato dalla società calcistica Gabetti Valeggio, che vedrà, nei primi mesi del 2018, la posa.
La struttura valeggiana, la prima ad essere installata nella provincia di Verona, nasce dall’idea della Gabetti Valeggio ed ha trovato nella Fondazione Valeggio Vivi Sport pieno interesse con conseguente compartecipazione ai costi di realizzo; verrà collocata nelle vicinanze dei campi di calcio e sarà a disposizione quale presidio tecnico per gli allenamenti dei giovani calciatori. La Fondazione si prenderà cura della predisposizione del terreno e dell’impianto di illuminazione, mentre la Gabetti Calcio provvederà ad acquistare e posare la struttura. Il tutto quantificato in circa 25 mila euro, in buona parte coperti da sponsorizzazioni. In seguito la Gabbia verrà gestita dall’associazione anche per quel che concerne la concessione ad altri gruppi sportivi che ne richiedessero l’utilizzo.
«La nostra società non vuole “rapire” i giocatori alle altre, ma preferisce avere gli istruttori migliori e gli strumenti più moderni – afferma Giovanni Pasotto, presidente della Gabetti Valeggio e consigliere della Fondazione Valeggio Vivi Sport -. La gabbia serve ad aumentare il livello di istruzione calcistica dei nostri ragazzi: il giocatore deve pensare in modo più veloce e anticipare i suoi movimenti. Questo gli sarà utile non solo nello sport, ma anche nella vita privata».
L’idea della gabbia come metodo d’allenamento venne introdotta alla fine degli anni ‘70 dello scorso secolo da Corrado Orrico, ai tempi allenatore della Carrarese, che si ispirò alla cosiddetta “gabbionata”, un campetto da calcio in cemento delimitato da reti per impedire che la palla uscisse ed andasse in mare. «
È un ulteriore esempio di virtuosa collaborazione tra associazione sportiva e Fondazione – dichiara l’Assessore allo sport Simone Mazzafelli – che segue quella che mesi fa ha portato alla sostituzione con fari a led dell’illuminazione del campo 3 del tennis. Sono sempre più convinto che se il movimento sportivo è unito e condivide le iniziative può raggiungere traguardi importanti».