«Col Crotone abbiamo solo un obiettivo: vincere». Bruno Petkovic si è subito calato nella realtà gialloblù.
«Già si parlava di venire a Verona quando ero a Trapani. Si doveva fare già quest’estate. Ora sono qui. Carattere difficile? Se cambi tante squadre è normale che si parli. Io mi muovo molto d’istinto. L’importante è avere la tranquillità ambientale e mentale. Se stai bene con l’ambiente e i tifosi è una spinta in più. Non è che faccio tanti gol. Ma si riparte sempre da zero. Posso ricoprire tutti i ruoli dell’attacco e coesistere con tutti i compagni. Devo crescere ed essere più pericoloso e concreto. Tutte le squadre hanno bisogno di gente che faccia gol. Un attaccante deve fare la differenza ma tutti devono contribuire e un attaccante non deve solo far gol ma anche fare tanto lavoro per la squadra. Ho notato subito che Verona è una piazza importante e c’è tanta aspettativa. Verona si trova in una posizione che non è consona. Siamo a tre punti dalla salvezza e quindi l’obiettivo non è lontanissimo. Se facciamo risultato col Crotone possiamo prendere una spinta verso l’alto. Bisogna lavorare con serenità e i risultati arriveranno. Bisogna sputare sangue e far sì che i tifosi ti applaudano anche se perdi. Mi piace giocare con palla tra i piedi anche se fisicamente sono grande ma devo essere punto di riferimento per tenere palla e far salire la squadra. Sono già pronto per giocare».