Ospedale, Viabilità, Lavoro e Cultura: questi i temi principali sui quali si sono confrontati i candidati sindaco nell’incontro organizzato all’Auditorium dall’Aiv e dall’Associazione Metropol e moderato da Morello Pecchioli. Un dibattito che per i temi storici come il Magalini e la Grezzanella si ripete puntualmente da molti anni. Quest’anno un sussulto in più c’è stato con la cultura intesa anche come veicolo turistico. Qui di seguito i passaggi più significativi sul primo tema, l’ospedale.
Francesco Giacopuzzi (Il Popolo della Famiglia, ha sostituito il candidato Ennio Chiaramonte): «Il 1° luglio iniziano i traslochi dei reparti a Villafranca. Ma c’è il problema dei parcheggi. Io lo frequento avendo figlio disabile. Già adesso si fa fatica. Stupisce che Dall’Oca parli delle vie limitrofe e del centinaio posti in più. Con 220 posti letto il rapporto è 1 a 5: 1100 persone solo di personale su tre turni, 350 a turno. In più le visite, il distretto. Siamo già in ritardo. Entro i primi 100 giorni faremo piano parcheggi e studio della viabilità».
Andrea Cordioli (Borgo Libero): «Ho fatto servizio in ambulanza e conosco il disagio di non avere un ospedale. Il Comune deve occuparsi di piano parcheggi da valutarsi insieme ai residenti e agli operatori locali. Se è mancato il servizio sanitario è dovuto anche in parte alla politica di Villafranca che non arriva in Regione e a Roma per raggiungere risultati. Più trasparenza nell’uso delle risorse della Morelli Bugna. Bisogna inserire nel consiglio di amministrazione anche operatori che lavorano lì e conoscono bene la realtà».
Roberto Dall’Oca (Insieme si può, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Villafranca Domani): «Abbiamo fatto il piano viabilità e nelle vie dell’area dove ora c’è parcheggio selvaggio si ricaveranno 400 posti. Per le fasce deboli ci saranno altri 130 posti comodi: 65 posti nell’area acquistata di fronte all’ospedale e con la convenzione già iniziata con Ulss 9 per palazzina e area retrostante altri 65 posti con ingresso da via Mantova. D’accordo che serve peso politico importante. Tutto il Centrodestra è infatti unito per avere la forza adeguata con chi ci governa ai livelli più alti. E’ vero che ci sono state lungaggini ma ora Villafranca avrà il suo ospedale di eccellenza con 187 post con tutti i servizi. Diventeremo bacino per 80 mila utenti».
Lino Massagrande (Noi per voi): «Nessun posto graverà sui residenti. Al Siena c’è l’area per 500 posti ma vogliono fare una lottizzazione. Un’autoambulanza deve fare tre sensi unici e se in via Bixio trova coda il paziente muore. Questa è la situazione sperando che apra in fretta perché con le amicizie che abbiamo in Regione abbiamo perso 15 anni. L’area di fronte all’ospedale deve restare un polmone verde. Solo chi ha provato lo capisce».
Isabella Roveroni (Progetto Villafranca, Idee in cantiere): «Parcheggi, la programmazione è stata tardiva è inadeguata rispetto alle necessità. Centrodestra unito? Ma fino ad ora vuol dire che il Centrodestra in questi dieci anni non ha saputo attivare la filiera. Questa storia infinita ha recato disagi gravissimi. La Lega da danni ci ha ingannato con la grande menzogna del polo a due gambe, una programmazione irrealizzabile per i costi ed efficacia. Farò sinergia coi Comuni del territorio perché è l’ospedale del Sud Ovest veronese. Quando saranno completati i traslochi? C’è personale a sufficienza? Pago la cena a tutti se a luglio è tutto a posto».
Clara Zanetti (Cinque Stelle): «Posto infelice, già stretto come era l’ospedale prima. Coletto l’ ha annunciato più volte ma ancora non è stato aperto. Riflesso del taglio 25 miliardi dallo Stato e ne arriveranno altri 3. Il malato è diventato un consumatore, un bancomat. La Politica italiana deve arginare questa deriva. Sappiamo chi c’è in Regione e chi c’è stato a Roma. Possiamo aspettarci solo gli stessi errori se li votiamo ancora».
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