Dopo anni di immobilismo, finalmente un’Amministrazione comunale che crede e vuole investire nella valorizzazione del Castello. Stamattina il sopralluogo tecnico.
L’architetto Antonio Benedetti ha accompagnato il sindaco Roberto Dall’Oca insieme agli assessori Claudia Barbera, Francesco Arduini e Riccardo Maraia. Sono saliti fino alla torre, visionato il percorso fino alla balconata su Villafranca e verificate le condizioni delle stanzette interne, le ex cellette delle prigioni.
«Per la torre non servono grandissimi interventi – spiega Benedetti -. Sistemare il selciato all’ingresso e qualcosa lungo la scala per una maggiore sicurezza, innalzare l’uscita. il lavoro più gravoso è togliere tutte le antenne. Più consistente l’intervento sulla balconata».
Per spostare le antenne sarà realizzato un traliccio di 40 metri nell’area del magazzino comunale in via Molini. «Nel frattempo – sottolinea l’assessore Arduini – sarà completata la progettazione ed espletate le procedure di gara. Verosimilmente l’apertura potrà avvenire entro la Primavera».
Per rendere la salita meno faticosa e più istruttiva, sono allo studio vari provvedimenti. Tra questi anche quello di dotare ogni soppalco di grandi foto con spiegazioni in più lingue. E’ una proposta che Target aveva fatto ancora vent’anni fa senza successo. Il visitatore, riposandosi a ogni piano, una volta in cima conoscerebbe tutti i beni storico artistici che offre Villafranca. In previsione anche sistemi audiovisivi. «Lo spazio all’ingresso – spiega Barbera – diventerà un punto di informazioni turistiche, vendita biglietti e anche esposizione dei prodotti tipici. Il Castello dovrà essere il punto focale di Villafranca».
Da sistemare anche la torre scudata, dove sarà recuperato alla vista dei visitatori l’antico muro romano sottostante. Saranno dunque vari interventi in successione. «Qui si parla di una spesa di 150 mila euro – dice Maraia – ma ogni anno bisognerà investire sulla struttura perché ha un potenziale enorme ma richiede anche un’attenzione continua».
Il piano del Comune è infatti ambizioso. «Vogliamo ripristinare il collegamento tra la torre e la balconata – spiega Dall’Oca – creando così un percorso veramente suggestivo. Nelle salette interne si può allestire una pinacoteca. Infine puntiamo anche a recuperare alcuni tratti dei camminamenti tra torre e torre. E parallelamente bisogna curare il filone risorgimentale. Con un collegamento con Solferino, San Martino e Custoza possiamo proporre al turista un percorso che si concluda al Museo del Risorgimento nella Casa del Trattato. Ho già preso contatti in questo senso».