Villafranca ha dato l’ultimo saluto a Nazario Barone. Commozione mista all’incredulità nella Chiesa della Madonna del Popolo per l’improvvisa perdita. «Disponibile ad aiutare tutti e a far partecipe tutti delle sue conoscenze senza mai voler essere in primo piano». Le parole di don Claudio Secchiero inquadrano perfettamente un personaggio che, pur venendo da lontano, ha sempre voluto il bene di Villafranca, recitando un ruolo positivo sia durante il lavoro a scuola (lo hanno ricordato la dirigente Silvana Zamboni iil vice Riccardo Beghini), sia nel promuovere con studi, pubblicazioni e mostre la storia locale. Ma, cosa molta rara al giorno d’oggi, lo ha sempre fatto senza manie di protagonismo. Nella realtà, infatti, non molti nella comunità lo conoscevano di persona mentre magari avevano avuto modo di ammirare le sue opere. Lui amava fare, proporre. Un vulcano di idee. «Ora sei nella storia» il saluto del sindaco Roberto dall’Oca presente con le massime autorità civili e militari, gli amici di una vita in Biblioteca, i rappresentanti del mondo dell’associazionismo. Lo vogliamo ricordare soddisfatto nel 2015 per il premio ricevuto in occasione dell’apertura del Museo dl Risorgimento e nell’ultima uscita domenica a palazzo Bottagisio per la mostra “I caduti di Villafranca nella documentazione d’archivio”, da lui ideata e creata, che in segno di rispetto per il grave lutto che ha colpito la città di Villafranca resterà chiusa questo fine settimana (sabato 10 e domenica 11 novembre) mentre l’Amministrazione Comunale si attiverà per renderla visitabile nel fine settimana del 17 e 18 novembre per onorarne il ricordo. In questi tragici momenti ti rendi conto quanto valga una persona, quanto contino i rapporti umani e quanto al contrario siano effimere tante altre cose a cui si dà invece molta importanza. Tu davvero, col tuo contributo e la tua passione, hai lasciato una Villafranca migliore di come l’hai trovata. Grazie Nazario.