Una mostra fotografica per illustrare i servizi proposti a sostegno del persone malate di Alzheimer e Parkinson. L’iniziativa è della Fondazione Historie che da anni opera con progetti e iniziative a favore di un invecchiamento attivo per promuovere la capacità delle persone di esprimere la propria identità all’interno di una comunità. La mostra ‘’Candidamente noi’’, con le foto di Renato Begnoni, sarà inaugurata nella galleria Metropol giovedì 20 alle 18 e resterà aperta sino al 24 coinvolgendo anche le scuole.
«Quattro classi dell’Anti faranno attività all’interno dell’area della mostra – spiega Marina Savio responsabile area anziani di Historie -. Un progetto ad hoc per loro durante due mattinate del 21 e 22 per attivare un circuito più giovane che può dare nuovi spunti. Saranno creati piccoli gruppi all’interno di questo spazio per affrontare tematiche differenti con esperti come Buffone, La Marca, Danzi e Lorenzini. Ci sarà anche un book shop con la libreria Terza Pagina, con una letteratura anche per bambini a cui bisogna spiegare perché a volte il nonno non li riconosce».
Nicola Novaglia di Historie aggiunge: «E’ stato un lavoro di gruppo per allestire questo programma di eventi. Il fotografo Begnoni e Lauretta Zoccatelli del Carlo Anti si sono resi disponibili subito»
La mostra punta sulle immagini.
«La foto blocca il tempo e ti fa vivere oltre il tempo – sottolinea Renato Begnoni -. Ho fotografato sette persone facendo un ritratto della quotidianità, tenendo in mano un ricordo importante della loro vita scelto dai famigliari. Da questo oggetto ripercorrono una vita».
L’evento è patrocinato dal Comune. «Lo abbiamo fatto perché queste iniziative formano i volontari e portano luce nella fragilità – evidenzia l’assessore Nicola Terilli -. Historie è da tempo all’interno di un circuito molto efficace con i centri sollievo per gli Alzheimer ma non si è limitata al protocollo originario implementando i servizi come la consegna a domicilio dei farmaci in collaborazione con la Casa di Riposo. E’ una rete composta da associazioni, fondazioni, volontari, istituzioni e Ulss. Un lavoro importante con i famigliari per trovare soluzioni opportune per affrontare le diverse problematiche. Con i laboratori lavorano sulle abilità residue».
L’assessore Claudia Barbera sottolinea come la cultura possa diventare veicolo di sensibilizzazione sociale: «Si utilizza la fotografia grazie a Begnoni per lanciare il messaggio che la vita è degna di essere vissuta anche durante la malattia. Historie è una realtà consolidata nel territorio e non è la prima volta che unisce progetti culturali e artistici a quelli sociali».