Bilancio estremamente positivo per il Carnevale villafranchese. Per fortuna il blocco delle manifestazioni è arrivato dopo. La serata, con un clima favorevole e la voglia di far festa, ha così richiamato migliaia di persone a Villafranca per godersi la sfilata in notturna di Carnevale. Gruppi e carri allegorici (ben 22) hanno superato anche le difficoltà logistiche di via Messedaglia (i pannelli luminosi dei passaggi pedonali hanno costretto i carri a manovre e abbassamento dei personaggi) con un’ala di folla e l’apoteosi in corso Vittorio Emanuele fino al Castello dove nella tensostruttura il gruppo Il Sasso di Rosegaferro ha preparato gnocchi per tutta la serata. Oltre alle maschere, il territorio è stato degnamente rappresentato dai gruppi con banda e majorettes di Quaderni e folk I Campagnoli di Rosegaferro. Papà del Gnoco si è congratulato con Villafranca. «Davvero fantastico sfilare in queste vie». In assenza del Castellano, ad aprire il corteo è stato proprio il ‘conte’ Roberto Dall’Oca, ovvero il sindaco, con la sua corte. Era vestito da crociato per promuovere il Castello: «Con l’ apertura alle visite della torre Villafranca avrà un altro importante motivo di richiamo».
Per regolamento non erano in gara i carri dei gruppi storici villafranchesi che sono stati applauditissimi. Quello di Alpo ha continuato la tradizione dei cartoon e personaggi Disney con il carro Cuccioli si nasce, leoni si diventa. Il carro del gruppo di Cappello – Pozzomoretto, disegnato da Bruno Prosdocimi, ha proposto un gigantesco presidente del governo Conte nelle vesti di vampiro che cerca di succhiare il sangue ai polli che sarebbero gli italiani armati d’aglio. Il Gruppo il Sasso di Rosegaferro, infine, ha proposto un carro con davanti la Medusa, il male, e dietro una scatola magica con un pagliaccio, il bene. Come l’anno scorso, ospite sul carro c’era, insieme al consigliere Niko Cordioli, l’assessore Luca Zamperini. «Una serata fantastica dove tutto è andato bene con tantissima gente e molte famiglie. Sarebbe stato davvero un peccato se tutto fosse stato vanificato dal divieto».
Infine il premio speciale «Chimera» (e il nome dice tutto) per chi ha saputo assemblare meglio il carro è andato alla compagnia del Tiratardi di Santo Stefano di Zimella. Un premio ideato perché purtroppo oramai i costruttori veri sono in via d’estinzione.

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La classifica finale concorso carri «Città di Villafranca» 2020.
1 – Compagnia dell’Onda – Oppeano
2 – La compagnia del Tiratardi – S. Stefano di Zimella
3 – Centro Famiglie Insieme – S. Zeno di Mozzecane
4 – Jolly Joker – Perzacco
5 – Brigata Matta – Ca’ Degli Oppi
6 – La Compagnia de Manegalarga – Bonavigo
7 – Bdd Butei de Domeiara – Domegliara
8 – Tropico del Goto – S. Maria di Zevio
9 – I Bei Senza Schei – Veronella
10 – I ci ghe dirli – Palù
11 – Ass. Manega de Matti con la Compagnia dei 4 gati – Cerna – Cavaion V.se
12 – La combricola col Baraonda – Isolalta
13 – Alla volta del Paradiso – Volta Mantovana
14 – Gruppo Nogara – Nogara
15 – Gruppo Parrocchiale Volta Mantovana – Volta Mantovana
16 – I Sonartisti – Sona
17 – Circolo Noi Giustiniano – Palazzolo di Sona
18 – I Dori – Quartiere Sacra Famiglia di Verona
19 – Gruppo Underground – Lugagnano di Sona