La scuola villafranchese vuole confermarsi all’altezza anche in questa situazione emergenziale dovuta al Coronavirus. Al di là delle sanificazioni effettuate subito dopo la chiusura dici abbiamo già parlato nei giorni scorsi, il problema era riprendere, attraverso operatività alternative, la didattica interrotta bruscamente ma anche rendere meno traumatico possibile questo momento dal punto di vista psicologico. «Già fornito materiale e risponderemo alle ulteriori richieste delle scuole – sottolinea il dirigente Walter Giacopuzzi -. Se la sospensione del scuole si dovesse protrarre, metteremo a disposizioni anche le nostre educatrici per seguire bambini singoli».
Sembrato lontani anni luce, purtroppo, i tempi del raduno tutti insieme al Castello (nella foto). L’assessore Anna Lisa Tiberio ha sollecitato le scuole a mettere in campo tutte le iniziative necessarie: «L’emergenza diventa un’opportunità per le scuole di rimodulare le proprie strategie didattiche e metodologiche mettendo in atto le direttive del Ministero pur nella propria autonomia. Oggi più che mai i genitori si accorgono del ruolo fondamentale della scuola».
Vito Solieri (Ic Dossobuono): «Serve freddezza e buon senso. A famiglie e docenti abbiamo dato istruzioni per accedere a due piattaforme on line, una già compresa nel nostro registro elettronico facendo riferimento all’aula virtuale. Genitori e docenti si mettono d’accordo per andare a ritirare il materiale didattico. Quindi attività didattica prosegue senza tanti scossoni. Il personale di segreteria e amministrativo è sempre stato presente».
Maria Grazia Borghetti (Istituto Canossiano): «Sia on Line sia in presenza ci confrontiamo e cerchiamo di condividere delle linee comuni per dare dei messaggi didattici ed educativi che orientino. Dal punto di vista didattico abbiamo attivato due strumenti multimediali familiari. Attivato sito creando la possibilità di condivisione di materiale didattici e canale you tube privato per la scuola. Prima settimana per potenziare quanto acquisito ed ora si lavora in prospettiva di percorso. Ci viene chiesto aiuto e sostegno emotivo. Utilizziamo anche un’altra nostra risorsa interna che è lo sportello interno, ma attivato a distanza».
Caterina Merola (Ic Cavalchini Moro, con Riccardo Beghini e Ivo Mondini): «Gli insegnanti stanno cercando di mantenere vivo il legame coi bambini e genitori. Abbiamo dato la possibilità a genitori e rappresentanti di classe di accedere agli edifici per ritirare il materiale scolastico in modo da operare a casa. Primaria e secondaria possono fare lezioni a distanza. Per l’infanzia col sito si è data la possibilità alle famiglie di visualizzare il materiale. Viene a mancare legame affettivo e relazionale ma siamo in emergenza. Utilizziamo una rosa di strumenti già attivi e altri attivati e potenziati».
Paolo Chiavico (Don Allegri) :“Dalla prima emergenza abbiamo iniziato a dare compiti sulle piattaforme elettroniche, inizialmente con criteri di ripasso. Con l’allungamento della sosta stiamo cercando di alimentare le lezioni in streaming. Opportunità per le famiglie per ripensare alla nostra vita e farci apprezzare i suoi veri valori. Purtroppo abbiamo anche dovuto annullare le due trasferte in Scozia».
Chiavico evidenzia anche un problema che è nazionale: «Solo il 30% è dotato di computer e non tutti gli insegnanti hanno competenze informatiche. Quindi c’è un disagio notevole da parte delle famiglie e dei ragazzi, perché se è vero che da tempo usiamo il registro elettronico, non tutti sono attrezzati per utilizzarlo». Chissà che questo spinga le famiglie a dotarsi di un computer invece di spendere centinaia di euro solo per i cellulari. Queste dovrebbero essere le funzioni primarie di internet.