La suggestione del corso principale, l’interesse che la pizza suscita sempre e la simpatia del Castellano Duilio Dolci hanno propiziato tre giorni di autentica festa popolare a Villafranca. La 1ª “Festa della Pizza del Castellano’’ ha veramente compiuto un salto di qualità rispetto alle precedenti edizioni che si sono svolte a Villafranca negli anni passati. Sono state quasi 4500 le pizze sfornate in tre giorni. Ha colto nel segno, dunque, l’iniziativa delle pizzerie Almarò, Civico2, Locanda il Viandante, Oasi della Pizza, Lo Sfizietto. Cinque realtà importanti della città, che con Acqua e Grano, il Due di Coppe, il Siena, Gaetano e la Greca compongono lo scenario delle pizzerie villafranchesi. Un primo passo verso l’obiettivo degli organizzatori che è molto più ampio di una rassegna dedicata alla pizza, che già si fa in tanti luoghi. Un evento gastronomico e ricreativo (ottime le esibizioni del gruppo Funky Town e di Beatrice Pezzini) con cui Villafranca vuole imporsi all’attenzione generale nel filone della gastronomia, promuovendo un prodotto particolare dopo la Sfogliatina e la Taiadela. Coinvolgendo anche le altre realtà, si punta a promuovere la cultura gastronomica del territorio. Il progetto vuole portare La pizza del Castellano a diventare quello che il Nodo d’Amore è stato per Valeggio. E’ in corso uno studio che sarà approfondito nei prossimi mesi e che si basa su documenti d’epoca partendo dai quali è nata l’idea di valorizzare il prodotto gastronomico creato in fretta e furia nel 1405 dal Castellano sul corso Vittorio Emanuele per festeggiare la fine dell’evento bellico. Era solo un impasto semplice, come imponevano i tempi e le circostanze, ma qualcuno ipotizza possa essere considerato antesignano della pizza. Dal prossimo anno ci saranno dei riconoscimenti a personaggi che si sono distinti nel mondo della cultura e del lavoro. Con un premio creato ad hoc. Ma durante l’anno nei vari esercizi ci saranno anche serate a tema dedicate a pizze particolari.
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