Il consiglio comunale ha votato un ordine del giorno a sostegno della realizzazione della Tibre (a cui è legato anche l’ultimo tratto della Grezzanella, nella foto di cui parleremo a breve visto che suonano campane a martello), ma contemporaneamente si sono riuniti nella sala consiliare di Colorno sindaci della bassa parmense e della bassa cremonese con esponenti di associazioni e comitati locali che davano una sorta di mazzata all’opera viaria. Hanno infatti accolto favorevolmente la proposta della Regione Emilia-Romagna di cancellare il secondo lotto della Tibre. Il tutto è stato raccolto in un documento da inviare al presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini e agli assessori alle infrastrutture, Raffaele Donini e all’agricoltura, Simona Caselli. All’incontro erano presenti anche amministratori dei comuni lombardi.
Come riporta parma.Repubblica.it «i presenti hanno dato un giudizio positivo rispetto alla scelta di “cancellare” il secondo lotto del Ti-Bre autostradale, in quanto ritenuta opera inutile e dannosa, con flussi di traffico inesistenti, dai costi esorbitanti e completamente a carico dei contribuenti e degli utenti. E’ stato chiesto anche di ripensare anche il primo lotto del Tibre, la necessità di intervenire sulle criticità della viabilità ordinaria e la piena condivisione rispetto alla scelta di investire sulla linea ferroviaria “Pontremolese” e sulla sua prosecuzione verso Verona, confermando così la strategicità del corridoio ferroviario del Ti-Bre, in grado di collegare i porti dell’alto Tirreno con il nodo di Verona e quindi con la Pianura Padana e il nord Europa, inserendo, per quanto di competenza della Regione Emilia Romagna, anche il potenziamento della linea ferroviaria Parma-Colorno-Casalmaggiore-Piadena-Mantova-Verona. Infine si chiede inoltre di inserire la Ti-Bre dolce, cioè la Ciclovia n.°16 Tirrenica della rete nazionale ciclabile BicItalia (Verona-Mantova-Parma-Passo della Cisa-Pisa-Livorno)».
A Villafranca invece il sindaco Faccioli ha sottolineato i grandi benefici che deriverebbero dall’opera riportando quanto successo nell’incontro di venerdì sera a Fontevivo, in provincia di Parma dove si erano ritrovati i sindaci dei Comuni attraversati dal tracciato dell’autostrada che in futuro dovrebbe collegare il Tirreno al Brennero per fronteggiare l’iniziativa della Regione Emilia Romagna (assente come la Regione Toscana). «E’ un’opera strategica di cui si discute da 50 anni – ha detto – e se due regioni si tirano indietro salterà con grave danno per tutti».
Il consigliere del Pd Paolo Martari ha invece allargato il discorso ambientalistico evidenziandola necessità del potenziamento della linea ferroviaria (come chiesto a Colorno)..