Gli approfondimenti su San Rocco tanto auspicati più di trent’anni fa dal prof. Renzo Chiarelli sono contenuti nel nuovo libro “San Rocco di Villafranca. Dal restauro alla conoscenza”, a cura di Graziano Tavan, con contributi di Eleonora Cigognetti, restauratrice, Luca Dossi, insegnante e storico, Luca Fabbri, storico dell’arte e ispettore della soprintendenza Belle arti e Paesaggio, Graziano Tavan, giornalista. Alla presentazione nella sala Gazzola della soprintendenza a Verona (il 4 dicembre alle 20.45 si farà a Villafranca, in San Rocco), è stata ripercorsa l’operazione San Rocco che ha portato alla pubblicazione finale. Tutto è nato infatti dal meritorio interessamento all’oratorio della fondazione Compagnia Aurora che, nel 2014, promuovendo e sostenendo economicamente il restauro del ciclo di affreschi cinquecenteschi all’interno della chiesa, cui sono seguiti quelli della Madonna lignea – pure cinquecentesca – e del Crocefisso ligneo quasi dimenticato sul fondo della chiesa, ha innescato un virtuoso processo di ricerca storico-artistica. E se il Crocefisso si è svelato una pregevole opera del Settecento, la Fondazione Compagnia Aurora già aveva esultato per la scoperta – durante i restauri degli affreschi – dell’iscrizione con il nome del committente, Crescimbeni, purtroppo con la datazione incompleta. Ma non è tutto. Durante uno dei frequenti sopralluoghi della soprintendenza l’ispettore Luca Fabbri nota la grande pala d’altare con San Rocco, Sant’Onofrio e San Sebastiano: per lui non è una anonima tela del Seicento ma l’opera di un pittore veronese con un nome e un cognome! Scoperte, novità, rivelazioni: era tempo di lasciare traccia, di realizzare – prima di tutto per i villafranchesi – una guida che partendo dalla descrizione puntuale degli impegnativi restauri, offrisse anche un aggiornamento storico-artistico dei tesori conservati nell’oratorio dedicato al santo taumaturgo. E ne è valsa la pena, come il lettore potrà verificare sfogliando il libro.
“La Fondazione Compagnia Aurora compie cinque anni. Sono stati anni di impegno per la salvaguardia, la valorizzazione e la conoscenza del patrimonio culturale del territorio”, scrive Alfredo Bottacini delegato dalla fondazione per San Rocco. Dal restauro del “Cristo risorto” dell’ex ospedale Morelli Bugna al restauro di tre dipinti conservati a San Rocco, dall’intervento sulla facciata dell’oratorio cinquecentesco al libro “Villafranca della Pace, Villafranca del Quadrato”, fino ai restauri in San Rocco illustrati nel volume “San Rocco di Villafranca”. Villafranca in questi anni ha dunque potuto apprezzare nel suo piccolo un nuovo soggetto presentarsi nel panorama dei Beni culturali. E San Rocco, fin dall’inizio, per la fondazione è stato un intervento.