Associazione per delinquere finalizzata alla turbativa d’asta e del procedimento di scelta del contraente e falsità materiale ed ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici. Questi i reati contestati nell’ ”Operazione Aurora” del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Verona che ha coinvolto sette persone tra cui un villafranchese. Cinque persone sono state raggiunte da ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari: Gaetano Zoccatelli, 69 anni, imprenditore di Villafranca, direttore del Cev, il Consorzio Energia Veneto cui fanno capo oltre 1000 comuni italiani e altri enti pubblici e privati; Luciano Zerbaro, 71 anni, vicentino, componente del collegio sindacale della Global Service, ma con un ruolo anche al Cev; Marco Libanora, commercialista, 51enne, originario di Vicenza ma residente a San Pietro in Cariano; Francesco Monici e Alessio Righetti, avvocati veronesi di 34 anni, che preparavano le gare d’appalto. Sono stati invece colpiti dalla misura dell’obbligo di dimora Flavio Bertoldi, 64 anni, udinese, consigliere del Cev e commissario nelle gare d’appalto e Luca Riboli, 36 anni, di Verona, commissario nelle tre gare oggetto dell’indagine della Gdf. In contemporanea agli arresti, circa 80 finanzieri hanno eseguito, in esecuzione di decreti emessi dalla Procura della Repubblica di Verona, 20 perquisizioni domiciliari e locali in tre regioni: Veneto, Lombardia e Friuli Venezia Giulia. L’indagine riguarda l’acquisto di energia elettrica e gas da parte di oltre 1.100 Enti Pubblici, in gran parte Comuni medio-piccoli, riuniti nel Consorzio Energia Veneto (Cev) con sede in Verona. Al centro dell’inchiesta sono finiti tre bandi di gara, due del valore di 600 milioni di euro ciascuno per la fornitura di energia elettrica ed uno, invece, per la fornitura di gas del valore di 100 milioni di euro.