Sabato 23 aprile, proprio il giorno del 400° anniversario della morte di William Shakespeare, in sala Ferrarini ci sarà al cerimonia di premiazione del concorso letterario ‘‘Romeo a Villafranca’’ rivolto alle scuole del territorio promosso da Biblioteca e Comune col contributo dell’associazione ‘‘Cenacolo Veronese’’. Il nome non è stato scelto a caso. Il Castello di Villafranca è infatti ricordato nella celebre tragedia “Romeo e Giulietta”: il Principe di Verona, Escalus, vi accenna perché era il luogo in cui si teneva il tribunale ordinario. «Metteremo una targa all’interno del Castello a ricordo di questa citazione – annuncia l’assessore Maria Cordioli -. E’ il primo concorso a favore delle scuole promosso dal Comitato della Biblioteca. Spero diventi un appuntamento fisso cambiando tematica è argomento. E’ partito in sordina ma poi si è sviluppato bene». In effetti il concorso era rivolto agli alunni dalle classi quinte della scuola primaria alle quinte degli istituti superiori che dovevano partecipare con una poesia, un racconto o un’opera grafica. «Ma abbiamo dovuto compiere cambiamenti e attuare deroghe in corsa – spiega la presidente Rosetta Rizzini – . Un percorso faticoso, dunque, ma superati i problemi. La partecipazione poteva essere più estesa ma comunque alla fine sono arrivati parecchi elaborati. Sabato sarà una festa più che una celebrazione. Oltre alle premiazioni ci saranno anche momenti di lettura con Anna Paganini e di musica col duo di flauti Sara Granuzzo e Sabrina Casagrande». 4 gli istituti che hanno aderito (Ic Cavalchini-Moro e Dossobuono, Anti e Bolisani) e coinvolti oltre 200 alunni. 13 le classi che hanno presentato i lavori su cui si è espressa la giuria presieduta da Angelo Righetti che evidenzia «l’impegno dei partecipanti, il buon livello dei lavori e anche una certa riscoperta del dialetto». I lavori resteranno esposti fino al 30 aprile in Biblioteca. Il concorso è stato coordinato da Lucia Girelli, presidente della sezione libri, che spiega la tipologia di premi: «Daremo 250 euro al 1º, 200 al 2º e 450 al premio speciale da spendere in materiale didattico. Abbiamo modificato le disposizioni iniziali. Chiedevamo opere narrative, poetiche e grafico-pittoriche. Poi per le Superiori abbiamo sostituito le poesie con testi teatrali, per le medie con un premio per l’aspetto multimediale. Per le elementari abbiamo istituito un premio speciale in quanto i lavori non rientravano in alcuna categoria». L’artista Renato Begnoni sottolinea l’aspetto che «molte sinergie si sono unite insieme, dove ognuno ha dato le sue proprietà».
Il rappresentante dell’Ufficio Scolastico Provinciale Francesco Lo Duca pone l’accento sull’aspetto forse più importante di queste iniziative: «Mettono in evidenza il bello è il positivo che fanno a scuola i ragazzi. Non ci sono solo le materie da studiare ma anche questi lavori extra scolastici che coinvolgono i ragazzi e li sensibilizza. Si crea uno spinto di gruppo, ognuno aiuta l’altro. E questo è importante contro fenomeni degenerativi come il bullismo»