I Carabinieri del Radiomobile hanno arrestato tre magrebini che spacciavano droga a giovani universitarie. I militari hanno assistito, in via XX Settembre, ad un vero e proprio spaccio organizzato in favore di giovani universitarie. L’oscurità e la pioggia, sfruttate dagli extracomunitari per lavorare nell’anonimato, in realtà sono andate a favore dei militari, che godendo della loro poca visibilità, sono riusciti a bloccare i tre soggetti ed impedirgli di fuggire. I tre, si erano organizzati cosi: uno faceva da palo guardandosi continuamente attorno e controllando che nessuno si avvicinasse, e gli altri due erano al centro rispettivamente di due gruppetti di ragazze, italiane e straniere. I due carabinieri sono rimasti ad osservare la scena per capire i ruoli e poco dopo hanno deciso di intervenire bloccando le vie di fuga. Il palo, appena resosi conto di ciò che stava per accadere, ha iniziato ad urlare in arabo per dare l’allarme, e i tre magrebini, poco organizzati, sono scappati tutti dalla stessa parte. Quello che era stato visto spacciare, nella fuga, ha passato la banconota da 10 euro ad un suo connazionale, e un involucro di hashish all’altro. Dal lato verso cui sono scappati, però, hanno incontrato l’altro carabiniere che ha visto la scena del passaggio di mani e li ha bloccati. Successivamente sono stati trovati in possesso di complessivi altri 3 grammi di hashish. Le ragazze universitarie, capendo la situazione in cui si erano trovate, sono fuggite dividendosi e facendo perdere le proprie tracce. I tre soggetti, Arrach Youness e Khidar Abderrahmane, marocchini, e Troudi Zied, tunisino, sono stati arrestati per spaccio di stupefacenti in concorso tra loro. Nella mattinata successiva, durante il rito direttissimo, gli arresti sono stati convalidati, l’udienza è stata rinviata a maggio e i 3 sono stati sottoposti all’obbligo di firma quotidiano.