Dopo Mozzecane, anche a Villafranca il sindaco va in rotta di collisione con la Prefettura sulla questione profughi. Ecco il duro comunicato del primo cittadino: “Apprendo in data odierna, ore 11.00, dal dott. Tortorella che nella giornata di oggi dieci persone extracomunitarie verrebbero collocate in appartamenti di proprietà di una cooperativa, senza comunicare dove, ma anzi nascondendo all’Amministrazione indirizzo e luogo, e senza specificare in particolar modo se vi siano famiglie con figli minori.
Spiace constatare le modalità con cui è stato comunicato l’intervento, che ritengo poco rispettose nei confronti dell’Amministrazione che rappresento; avrei voluto che il provvedimento venisse condiviso parlandone prima con l’Amministrazione comunale. Ritengo che questo modo di fare sia in contrasto con i principi di collaborazione, di dialogo e di rispetto nei confronti di una comunità. Per di più siamo stati diffidati dall’avvicinarci e dal ricercare il luogo dove vengono inserite queste persone.
In tutto questo, trovo altrettanto grave che cooperative e privati si rendano disponibili all’accoglienza e alla collaborazione solo a fronte di un potenziale reddito.
Considerato che nel protrarsi di questa settimana ho dovuto dissuadere cittadini che, a causa della perdita del lavoro, sono stati sfrattati, non riescono a pagare l’affitto e hanno minacciato di darsi fuoco, ognuno con famiglia e figli, trovo indegno che queste persone non abbiano le stesse attenzioni.
Visto il numero consistente di famiglie sottoposte a sfratti e di bisogni sociali collegati che interessano il comune di Villafranca in questo momento economico difficile, farò tutto ciò che è necessario perché venga garantito il diritto costituzionale dei cittadini villafranchesi di vedere rispettato il diritto alla casa e il diritto a sostenere una famiglia dopo anni di lavoro.
Invito pertanto il Prefetto a farsi portavoce presso il Governo di questi problemi sociali, gravi e difficili, che ogni giorno i Comuni si trovano a dover affrontare”.