Algerino ruba un collulare ma una carabiniera fuori servizio lo insegue e lo ferma. Rocambolesca fuga stanotte in piazza Pradaval, terminata con l’arresto del rapinatore. Era l’1:10 quando un carabiniere libero dal servizio, in forza presso la Stazione di Verona Principale, stava passeggiando in piazza Pradaval ed improvvisamente vede un ragazzo correre e gridare. Lei si qualifica, chiede al ragazzo cosa stesse succedendo, e sentendosi rispondere che stava rincorrendo chi gli aveva rubato il cellulare, inizia a correre anche lei nella direzione del malvivente. Ma ha le ciabatte che non le permettono di raggiungerlo, allora se le toglie, le tiene in mano e corre scalza. Con l’altra mano allerta il 112 e chiede l’ausilio di una pattuglia del radiomobile. Nel frattempo grida al fuggitivo di fermarsi, ma questo continua a correre. Quasi raggiunto dal carabiniere e dalla vittima in piazza Renato Simoni, il malvivente si sente braccato e così lancia la borsa che teneva con sé, con lattine di birra all’interno, verso di loro, e colpisce al collo il ragazzino proprietario del cellulare. Ma ne lui ne il carabiniere si danno per vinti e continuano ad inseguirlo finchè riescono a bloccarlo nei pressi dei Bastioni di circonvallazione Oriani, seppure tra gli spintoni del rapinatore che non si da per vinto e continua a divincolarsi. Durante la corsa il malfattore aveva lanciato il telefono rubato, che poi è stato trovato in una fioriera del’Hotel Giberti. Nel frattempo è arrivata la gazzella in ausilio che ha preso il soggetto e lo ha portato in caserma. E’ stato identificato in Rezik Mehamed Lamine, algerino, classe 92, con precedenti per ricettazione e violazione degli obblighi inerenti il soggiorno. E’ stato arrestato per rapina impropria e resistenza a pubblico ufficiale. Stamattina durante il rito direttissimo è stato condannato alla pena della reclusione di un anno e 6 mesi, con contestuale sospensione, e 300 euro di multa.