Interventi a favore della viabilità territoriale. Di questo si è parlato stamattina nel convegno a Nogarole (nella foto) dal titolo ”Rinnovo della concessione dell’autostrada del Brennero A22: progetti e prospettive per il territorio”. «Il rinnovo è in dirittura d’arrivo – sottolinea soddisfatto il sindaco Paolo Tovo – con sviluppi importanti soprattutto tra Isola e Nogarole con la Mediana». L’intervento rientra tra le richieste avanzate dai tre soci dell’Autobrennero (Provincia, Comune di Verona, Camera di Commercio) alla società autostradale contenute nel protocollo d’intesa e che saranno a carico della A22: la bretella di gronda verso Verona Nord, un nuovo accesso al Quadrante Europa dal Fenilon, il casello di Isolalta con la riqualificazione di quelli di Affi e Nogarole Rocca il raccordo tra A22 e Transpolesana, la piattaforma intermodale di Isola della Scala e la Mediana e, da ultimo, il collegamento stradale tra la tangenziale sud e la SR 62 (l’unico che interessa direttamente Villafranca) inserito nel protocollo su richiesta dei consiglieri Luca Zamperini, Claudia Barbera e Paolo Martari e approvato all’unanimità dal Consiglio Provinciale. Un protocollo, come ha sottolineato il presidente Pastorello presente a Nogarole, che ha soddisfatto tutti.
A latere di tale delibera, il Consiglio Provinciale ha inoltre approvato all’unanimità un ordine del giorno, proposto dal consigliere Paolo Martari e condiviso e sottoscritto da tutti i Consiglieri Provinciali presenti e dal presidente Pastorello, con cui si invita la Provincia a:
Sottoporre a periodica verifica ed aggiornamento, con cadenza quinquennale, tale protocollo d’intesa, allo scopo di esaminarne congiuntamente lo stato di attuazione ed elaborare integrazioni e/o modifiche che si rendessero necessarie rispetto a quelle ivi contenute;
Monitorare la realizzazione del casello di Isolalta affinché venga costruito solo in stretta correlazione con l’effettiva attuazione delle trasformazioni urbanistiche dell’area sud ovest della pianura veronese, già programmate e per le quali la Provincia di Verona si è espressa negli anni passati con atti specifici;
Favorire la concertazione con i comuni veronesi che maggiormente subiscono l’impatto della tratta autostradale gestita da Autobrennero, allo scopo di individuare, concordare e proporre a quest’ultima gli interventi infrastrutturali, aventi carattere compensativo, nella provincia di Verona.
«Ritengo che il percorso che ha portato al protocollo d’intesa dovesse essere gestito meglio, ma quel testo da immodificabile che era, è diventato emendabile grazie ad uno sforzo comune – sottolinea Paolo Martari- . Il raccordo tra le tangenziali non è funzionale solo a Villafranca, bensì al territorio della provincia tutta. La Provincia deve essere punto d’incontro a servizio dei comuni, sia per monitorare e collaborare con Autobrennero per indicare le priorità sul nostro territorio, sia per dare forza alle richieste di compensazione che il territorio provinciale esprimerà nei confronti di una infrastruttura – quella autostradale – che porta opportunità ma genera anche effetti negativi».
Luca Zamperini aggiunge: «Il Consiglio Provinciale ha fatto il massimo che potesse fare. L’ integrazione da noi richiesta è ora nero su bianco e rappresenta il punto di partenza, la “conditio sine qua non”, per ottenere le importanti opere strategiche richieste dal territorio. Importante anche l’approvazione dell’ordine del giorno che impegna la Provincia di Verona a verificare e monitorare lo stato dell’arte dell’accordo e a favorire, così come richiesto dai Sindaci, la concertazione con il territorio nel corso dei prossimi anni».
La conclusione di Claudia Barbera: «Tenendo conto che si tratta di una programmazione pluriennale, la sottoscrizione e l’approvazione unanime dell’ordine del giorno è fondamentale affinché venga determinata una gerarchia degli interventi infrastrutturali nell’interesse complessivo del territorio. E’ il risultato di un ulteriore percorso condiviso che ha portato i consiglieri provinciali ad instaurare, anche su delega del presidente, un proficuo dialogo con le amministrazioni interessate al fine di recepirne le istanze e le osservazioni, facendo poi sintesi. In sede di commissione unica avevo evidenziato alcune perplessità sul protocollo d’intesa, ma la sua integrazione con l’inserimento del raccordo, unitamente alla sottoscrizione dell’ordine del giorno, è il segno che con uno spirito costruttivo si possono superare eventuali criticità e condividere scelte strategiche importanti, al di là degli orientamenti politici».
E c’è già una base di partenza, ovvero lo studio del Comune di Villafranca (nella foto) caldeggiato dal sindaco Faccioli che risolverebbe anche la diatriba legata allo svincolo di Madonna di Dossobuono di cui si parlerà lunedì sera nell’assemblea pubblica convocata a Dossobuono dal Circolo il Riccio.