“E’ giusto che sia stato adottato a Venezia il Piano Territoriale Regionale di Coordinamento ma c’è una norma che va rivista, anzi cancellata, altrimenti chi si trova nelle vicinanze delle grandi assi di comunicazione vedrà di fatto reso ancora più problematico ogni tipo di sviluppo”. La mette giù dura il sindaco Mario Faccioli. A mettere sul chi vive i Comuni è stato l’art. 38 che recita: “Le aree afferenti ai caselli autostradali, agli accessi alle superstrade e alle stazioni SFMR, per un raggio di 2 km dalla barriera stradale, sono da ritenersi aree strategiche di rilevante interesse pubblico ai fini della mobilità regionale. E nel territorio comunale di Villafranca di queste infrastrutture ce ne sono parecchie. “In parole povere – spiega il sindaco – vuol dire che saremo obbligati a richiedere l’assenso preliminare della Regione sia in caso di nuove previsioni urbanistiche, sia per l’attuazione di qualsiasi previsione, urbanistica o edilizia, già contenuta negli strumenti vigenti nelle aree dichiarate strategiche. Cioè vuol dire frenare ogni tipo di sviluppo aggiungendo burocrazia a burocrazia. Altri lacci, altre incombenze, altro temo perso inutilmente. E in una situazione economica come quello attuale è inaccettabile”.