Villafranca ha dato l’arrivederci alla trasmissione di Rai Due “Mezzogiorno in famiglia”. Il bizzarro sistema di gioco, che continua a rimettere in discussione chi vince la puntata, ha privilegiato Castellamare del Golfo (Trapani) ma Villafranca è già qualificata per le finali di maggio. Quindi la vincita dello scuolabus è sempre alla portata e intanto resta un’esperienza di vita per chi vi ha partecipato. Pur essendo una trasmissione tipicamente di intrattenimento, come abbiamo più volte sottolineato, chi è stato impegnato ha dato l’anima. Come la caposquadra Loredana Bavosa che ha mostrato come tutti dovrebbero remare dalla stessa parte quando c’è in ballo il buon nome della propria città. Cosa che a Villafranca non succede mai.”E’ stato bello far qualcosa per far conoscere Villafranca. Io ho avuto la fortuna di guidare un gruppo di ragazzi splendidi e siamo pronti a tornare a batterci per la vittoria finale”. I ragazzi sono quelli “prestati“ in gran parte dalla compagnia teatrale “A Regola d’Arte”, nata dal gruppo di teatro degli ex studenti dell’Istituto Bolisani, ovvero Andrea Magai, Federico Zamboni, Serena Tacconi, Elia Peroni, Leandro Muriana, Michela Pegoraro, Giorgia Perina, Marius Aghiorghioaei. Ma anche quelli che hanno affrontato con entusiasmo le prove a Villafranca (Luca Bonfante, Jacopo Filippi, Anna Rosini, Monica Ralli, Marco Robbi, Luca Ferrante, Vanessa Vezzari e Ilaria Aloisi) davanti alle due presentatrici, le gemelline Laura e Silvia Squizzato. La trasmissione ha incoronato un protagonista assoluto come Federico Zamboni, da Target soprannominato super man, che può davvero ribaltare ogni punteggio nell’ultimo gioco delle manone. “Lasciamo il gioco da vincitori – dice – con alle spalle numerosi record. E tra un mesetto saremo pronti a rappresentare la nostra Villafranca nelle finali come unico comune del nord italia. Siamo felici di aver potuto dimostrare in questo weekend cosa questa squadra sia in grado di fare, sia da Roma che dalla piazza. Mi sono emozionato tantissimo nel vedere i disegni dei bambini e tutti quei palloncini gialli in piazza ieri. Tanto da dover ricompormi in fretta per affrontare il gioco un “sacco di parole”.