E’ partita oggi, con le celebrazioni del 25 aprile, la marcia di avvicinamento al festeggiamenti per il bicentenario della nascita dell’arma dei Carabinieri che culmineranno nella rievocazione della carica a Pastrengo di mercoledì mattina passando dal Carosello al Castello di martedì sera a Villafranca. Una marcia nel vero senso della parola visto che le autorità hanno accolto Michele Maddalena, settantenne carabiniere in congedo, che sta attraversando l’Italia a piedi impegnato nella «Marcia della Fedelissima». È partito dalla Sardegna e, percorrendo 22 chilometri al giorno, sta via via toccando località storiche legate alll’Arma dei Carabinieri: luoghi di nascita dei decorati e delle battaglie celebri, per finire alle fosse Ardeatine a Roma. Maddalena si è intrattenuto con il capitano Granà ed ha ricevuto dal sindaco Faccioli sfogliatine e acqua di Fiume, prima di proseguire per Custoza, Sommacampagna Peschiera, Pastrengo e Bussolengo e Verona. «Ho trovato un’accoglienza calorosa nei paesi – ha commentato – e questo mi ha aiutato a superare la fatica». Il marciatore ha percorso circa 300 chilometri, gliene restano 700. Un 25 aprile che questa volta ha visto la presenza dei politici anche di opposizione ma nell’assoluta indifferenza della città, a conferma di quanto sostenuto tempo fa da Target che la gente non partecipa e non è qualche politico in più ad elevare il tono dell’evento. Ma bisogna mandare il messaggio alla gente e Target cerca nei limiti del possibile di farlo. Bene, invece, la risposta di negozianti, sollecitati dal Comune, che hanno appeso bandiere, coccarde e motivi tricolore. Almeno che lunedì, quando arriveranno i Carabinieri, che Villafranca faccia bella figura. Dopo il corteo con banda di Quaderni, la cerimonia commemorativa al monumento ai Caduti di Piazza Giovanni XXIII, l’intervento dello storico Stefano Biguzzi e la lettura della poesia “La Benemerita” di Giuseppe Sforza a cura del Comitato della Biblioteca, il sindaco Faccioli, nel suo discorso, ha spiegato tra l’altro che parole e gesti uccidono più dei fucili. E’ vero. Oggi i nemici sono l’indifferenza, la falsità, l’ipocrisia, la superficialità, l’incoerenza. Si alzano muri nei rapporti col prossimo, chi fa qualcosa per l’altro lo fa solo per interesse e chi sfugge a questa regola passa anche per scemo e viene calpestato nei sentimenti da chi, invece, dovrebbe tenerselo caro. I giovani che sono morti per la nostra libertà rabbrividirebbero nel vedere quale pochezza ci sia oggi nei rapporti umani.