Il mondo che ruota attorno al Custoza ha giocato bene e sue carte al Vinitaly. Così ecco tanti eventi e degustazioni allo stand del Consorzio di Tutela con l’abbinata dei tortellini grazie alla collaborazione dell’Associazione Ristoratori Valeggio. Nei vari stand, come Il Pigno, Menegotti e Adami (nelle foto) si guarda avanti con fiducia. «Abbiamo fatto un giro sentendo i vari produttori – spiega il presidente Luciano Piona (nella foto) – . Ci sono stati molti contatti nuovi con l’estero. Attualmente c’è il 25% di esportazione, soprattutto verso il mercato tedesco. C’ è bisogno di un’apertura internazionale per togliere pressione al mercato interno che negli ultimi anni è stato un po’ in sofferenza. Col 30% di aumento all’ingrosso e il 10% in meno di produzione, si va verso una situazione di equilibrio nelle cantine. I produttori stanno lavorando meglio e credono di più nel loro prodotto». Un Custoza nuovo, che cerca di imporre una propria caratteristica di semplicità e bevibilità. «La crisi ha portato a confrontarsi e a prendere una presa di coscienza – spiega Piona -. E’ in atto anche un cambio generazionale che ha portato al rilancio del Custoza. Si tratta di far capire al consumatore perché il Custoza non è un bianco qualsiasi. C’ è stato anche un cambiamento del gusto del consumatore che si allontana dai vini barricati verso un vino piacevole ed equilibrato, che tra l’altro non è facile da produrre. La linea di tendenza è uscire dal legno, che non appartiene alla nostra storicità, ed andar verso l’acciaio che interagisce in un modo più discreto col prodotto. Uve Garganella e Fernanda, acciaio, vino lavorato bene con ampio periodo di vendemmia : sono queste le nostre armi per dare una costanza e un’identità molto forte al Custoza che merita l’eccellenza».