Oggi, nella Sala Rossa del Palazzo Scaligero, il consigliere con delega alla Cultura Luca Zamperini ha presentato il volume “Pooh atto di nascita 1962-1967” di Mauro Bertoli, edito da Mabert Edizioni. Erano presenti: Mauro Bertoli autore del libro e il villafranchese Loris Zanon, promotore del volume che raccoglie la testimonianza di Mauro Bertoli, primo chitarrista e co-fondatore del gruppo musicale “Pooh”. Il libro, correlato da foto e documenti inediti, si propone di raccontare la storia, i successi e le delusioni vissute dalla celebre band che ha caratterizzato il panorama musicale popolare italiano degli ultimi cinquant’anni. Oltre alla prestigiosa prefazione scritta da Roby Facchinetti, storico componente e leader del gruppo, il libro è accompagnato da un cd che raccoglie alcuni dei celebri brani eseguiti dai Pooh tra il 1962 e il 1967.
“Il volume descrive la nascita di una delle band più famose e importanti del panorama musicale italiano –
ha commentato il consigliere Luca Zamperini -. Il gruppo ha lasciato, senza ombra di dubbio, un segno indelebile nella storia della nostra musica pop. Una parte del grande successo della band lo dobbiamo a Bertoli, che ha vissuto in prima persona la fondazione dei Pooh ed ha contribuito alla formazione, fino poi a giungere alla sofferta decisione di lasciarlo. Si tratta sicuramente di un bel libro, perché va a toccare uno dei momenti storici più significativi della produzione della musica italiana, gli anni ’60, che è ancora fonte di ispirazione per le nuove generazioni di musicisti”.
“Questo libro è nato per caso, a Bergamo, quando, dopo la commemorazione funebre di Valerio Negrini, molti fan mi chiesero di raccontare la storia reale della nascita dei Pooh – ha spiegato l’autore – . L’idea dei Pooh prende vita nel ’62, quando io e Negrini decidemmo di creare un gruppo di grande spessore, con l’obiettivo di “sfondare”nel mondo della musica leggera. L’aspetto fondamentale del gruppo è che non conta chi fa parte dei Pooh, ma contano i Pooh nel loro insieme. Questo è uno dei motivi per i quali nel 1967 decisi di uscire dal gruppo, ma chi leggerà il libro capirà a fondo perché presi quella decisione. Chi ha continuato, lo ha fatto nel modo migliore, e ha portato il gruppo ad essere uno dei punti fermi della musica italiana”.