Dopo la polemica sull’utilizzo del Castello, esplode quella sul Palacover. Questa mattina un gruppo di cittadini imbestialiti ha protestato davanti al municipio per sostenere la causa della struttura che ha segnato una svolta nella possibilità di proporre spettacoli per tutte le età, incontri, conferenze, manifestazioni al coperto di ogni tipo. E infatti, oltre a quelli dell’associazione country preoccupati per una manifestazione importante già fissata a fine mese, c’erano anche anziani che nel Palacover hanno trovato la possibilità di godersi qualche serata col ballo liscio senza gli spostamenti che alla terza età sono difficili e a prezzo contenuto. Due i problemi che stanno portando alla chiusura la struttura: il pavimento non ignifugo e la protesta di un vicino per il rumore. Il primo si può adeguare, perché Paolo De Guidi di investimenti ne ha già fatti tanti in questi anni e farebbe anche questo. Il secondo è un po’ più delicato. Il problema della musica ad alto volume è vecchio. Già ci sono lamentele per i bar del centro che fanno musica o i concerti del Castello. Qui siamo in mezzo ai campi ma ancora non va bene. “Faremo di tutto per risolvere al meglio la situazione – commenta l’assessore Gianni Faccioli -. Il Palacover l’abbiamo voluto fortemente ed è stato un’ancora di salvezza per poter proporre iniziative di vario genere. Col gestore ci siamo già confrontati. Il pavimento verrà sistemato da De Guidi mentre come Comune attrezzeremo l’area con il sistema idraulico antincendio. Il rumore? Faremo dei rilevamenti, poi troveremo il modo di venire fuori da questa situazione per il bene di tutti”. Paolo De Guidi allarga le braccia: “Non voglio problemi con nessuno. Mi muovo in base a quanto dice l’Amministrazione comunale che è la padrona di casa. In accordo col Comune faremo gli idranti e ricopriremo di lamiera il legno del pavimento per isolarlo”. Ma sui rapporti di… vicinato, De Guidi è categorico: “Non posso stare qui a dispetto dei santi. Se mi danno tutte le autorizzazioni va bene, altrimenti non voglio guerre con nessuno”.