Si è parlato di scienza della nutrizione come catalizzatore di progresso e miglioramento delle prestazioni psico-fisiche sul piano individuale e sociale nella due giorni organizzata al Museo Nicolis sul tema “Nutrire la salute e la performance per un benessere etico”, con protagonisti la società scientifica Poiesis e l’associazione Gerona 2005 e moderato da Tessa Gelisio. Un connubio tra estetica, nutrizione e benessere che ha visto l’ampia partecipazione di addetti ai lavori e non. Grande ospite internazionale è stato Loren Cordain, ideatore della Paleodieta, che ha catalizzato l’attenzione di un pubblico interessato e anche di qualche fan accorso apposta per ascoltarlo. “Tutto ciò che riguarda l’essere umano va visto alla luce dell’evoluzione – spiega il professore americano esperto di evoluzione e nutrizione– . La dieta paleolitica ha un fondamento scientifico basato su studi condotti nel corso degli anni e si fonda sulla scelta degli stessi gruppi di alimenti consumati in quel periodo”. La Paleodieta, dunque, è uno studio sul campo che continua da tre milioni di anni e che influirà ancora sui paradigmi futuri della nutrizione.
Aronne Romano, precursore della dieta a zona in italia, ha messo al centro dell’intervento nutrizione e performance. “Esiste una precisa correlazione tra cibi e infiammazioni – sottolinea il nutrizionista -. Ci vuole consapevolezza di uno stile corretto di vita con una correlazione tra genetica, evoluzione, biochimica”. Luigi Marzio Biasucci, ricercatore e docente presso il Dipartimento di Scienze cardiovascolari dell’Università Cattolica di Roma, aggiunge: ” Quasi tutte le patologie cardiocircolatorie più diffuse derivano da abitudini alimentari sbagliate”. “Rappresento un’associazione scientifica che ha tra gli obiettivi statutari il benessere della persona; per questo mi preme aggiungere la parola etica alle altre per dare il giusto valore a questa giornata importante” ha dichiarato in apertura Secondo Ezio Costa, presidente Poiesis,. estetica e etica si incontrano: “Abbiamo il dovere etico di approfondire il benessere della persona”.
Il dottor Filippo Ongaro, che segue l’astronauta Samantha Cristoforetti, sta sviluppando un progetto legato all’alimentazione sulle navicelle: “Sei mesi nello spazio corrispondono a 10 anni sulla Terra in termini di alterazioni metaboliche”.