Il Chievo vuole aprire un ciclo e lo fa con Rolando Maran in panchina. Ieri la firma per un contratto che lo lega alla società scaligera per tre anni con opzione per altri due. “Il Chievo riparte dal suo capitano di una vola e ora dal suo allenatore – sottolinea il presidente Luca Campedelli -. Grazie di aver accettato. Accordo figlio di otto anni fa quando lo incontrai ma all’epoca non c’erano stati i presupposti per andare avanti insieme. E’ un connubio tra le sue capacità e le nostre che vanno solo perfezionate. L’obiettivo è sempre la salvezza, magari più tranquilla. Io sono abituato a soffrire dalla prima all’ultima giornata. La grancassa la lasciamo suonare ad altri”.
L’allenatore Rolando Maran esterna tutta la sua soddisfazione: “Ho avuto altri contatti che hanno fatto piacere ma mai come rimare qui. Sono io che ringrazio della fiducia. Devo ringraziare anche il mio staff per il supporto che mi ha dato. So che non sarà semplice perché ogni anno si riparte dall’inizio. E’ vero che poetavo arrivare anni fa. Diciamo che abbiamo preso una rincorsa lunga e adesso vogliamo proseguire su questo percorso. Ho voluto chiarire tanti punti per poter partire da una posizione di forza il prossimo anno. Cercheremo di sbagliare il meno possibile. E’ un orgoglio essere alla guida tecnica di una società che mi rappresenta anche a livello personale. Da parte del presidente è stato un ulteriore segnale forte che mi gratifica, dal punto di vista morale soprattutto. Non vogliamo regalare illusioni ma questo è un gruppo che ha dato segnali forti mostrando nel lavoro qualità tecniche e morali. Dove migliorare? Fatto poche reti nonostante squadra equilibrata e propositiva. E non è colpa dell’attacco ma di tutti”.
Ora il lavoro principale spetta al diesse Luca Nember: “Visti i risultati, le basi per una squadra di un certo livello erano state create e con l’allenatore è stata trovata la giusta alchimia. Siamo convinti che potremo avere soddisfazioni reciproche. Abbiamo voluto dare solidità al nostro progetto, sviscerare bene tutti gli aspetti proprio guardando avanti. Un dialogo ancora più intenso per poter migliorare la squadra. Ora ci concentriamo sui giocatori. I prestiti torneranno a casa. L’obiettivo intanto è di riportare a Verona Schelotto e Birsa”.