Due dei più grandi sindacati italiani, la Cisl e la Uil, prendono posizione sulla questione Sio, il sistema informatico dell’azienda ospedaliera integrata di Verona che sta creando molti problemi fin dalla sua adozione, avvenuta 7 mesi fa. S’era visto e detto che era logico che un nuovo sistema informatico operativo richiedesse un periodo di rodaggio e implicasse qualche disagio e qualche difficoltà, sia per chi lo deve utilizzare che per l’utenza.
Ma dopo tutto questo tempo ancora il Sio non funziona come dovrebbe. E lo dimostra il fatto che il collaudo, cioè il momento dal quale il sistema entra in funzione definitivamente e si considera acquisito anche dal punto di vista del pagamento alle società che lo hanno venduto alla Regione, non è ancora avvenuto. Non solo, dicono i sindacalisti, «ma non se ne sente più parlare».
«Sarebbe stato facile cedere a facili critiche- dichiarano i dirigenti sindacali-, tuttavia, noi, Cisl e Uil congiuntamente, abbiamo deciso di assumerci la responsabilità di fronteggiare una situazione che si è presentata fin dall’inizio come estremamente critica. Riteniamo che l’evoluzione informatica in un settore che rappresenta un’eccellenza nel Veneto sia imprescindibile. A distanza di 7 mesi dall’ultima rilevazione, abbiamo deciso di analizzare lo stato attuale e di presentare i dati relativi alle risposte fornite dal personale».
Un atteggiamento responsabile, quello di Giovanni Zanini Segretario Generale Cisl Fp, di Stefano Gottardi Segretario Generale Uil Fpl, di Paolo Libero e di Luca Molinari, rispettivamente responsabili die settori sanità dei due sindacati che però hanno ricordato come sin dall’inizio sia emerso che il sistema presentava lacune significative e che sia stato un errore sperimentare il Sio iniziando da una struttura grande e complessa come l’Aoui di Verona.
«Sarebbe stato più logico, come abbiamo detto fin dall’inizio, – osserva Stefano Gottardi Segretario Generale Uil Fpl- sperimentare il Sio in un’azienda più piccola, meno complicata da gestire. Magari una delle Ulss più piccole, a Belluno o a Rovigo. In quel modo sarebbe stato più semplice risolvere le criticità e si sarebbero creati meno disagi all’utenza. Non riesco a capire la scelta di partire proprio dall’Aoui di Verona».
«C’è sconforto fra il personale- aggiunge Gottardi-. Il mio non ha raggiunto gli standard desiderati a causa di presunte carenze d’impegno o competenza da parte degli esperti dell’azienda che gestisce l’appalto. Fin dall’inizio si sono riscontrati diffusi rallentamenti e molteplici problemi oggettivi ancora da risolvere».
«Nonostante ciò, abbiamo agito con la speranza che, grazie all’impegno e alle competenze degli esperti delle aziende informatiche, fosse possibile risolvere le problematiche alla radice in tempi brevi, coinvolgendo il personale per individuare le soluzioni necessarie».
Giovanni Zanini aggiunge «i medici rilevano un aumento del rischio nel proprio lavoro, mentre infermieri e professionisti sanitari lamentano ritardi nelle operazioni che impattano sull’intero sistema, fino agli operatori socio sanitari che si trovano ad affrontare gravosi carichi di lavoro».
«Effettueremo una valutazione obiettiva dei risultati conseguiti e comunicheremo le prossime azioni che Cisl Fp e Uil Fpl intendono adottare, dopo nove mesi di sfide affrontate, che hanno interessato anche i cittadini veronesi beneficiari dei servizi offerti».
«Crediamo – concludono congiuntamente i due sindacati- che sia giunto il momento di ponderare se perseverare o valutare alternative possibili, se possibili».