(di Bernardo Pasquali). Il parlamento di Wellington in Nuova Zelanda, ha votato si! Il rapporto di libero scambio con l’Unione Europea partirà il prossimo primo maggio e sarà una vera e propria rivoluzione per molti settori economici. Uno di quelli che ne beneficerà sarà sicuramente quello dell’agroalimentare, sia per quanto riguarda il taglio dei dazi, sia per quanto riguarda la valorizzazione delle nostre Dop e IGP.

Via 140 milioni di dazi da carne suina, vino e cioccolato europei

Esportare per i paesi dell’Unione europea sarà molto più conveniente e, soprattutto, più competitivo. Il taglio di 142 milioni di dazi colpisce in modo particolare prodotti come la carne suina, il vino, i prodotti dolciari e il cioccolato. Soprattutto per quanto riguarda il primo settore sarà una vera e propria boccata d’ossigeno dopo i vari problemi legati al blocco del commercio di questa tipologia di prodotto verso i mercati asiatici dovuto al ritrovamento di alcuni focolai di peste suina in Piemonte.

4,5 miliardi di esportazioni in più verso la Nuova Zelanda

Ci sono voluti 4 anni di trattative e rapporti bilaterali per arrivare a questa decisione ma alla fine il beneficio che ne trarranno i due mercato saranno molto interessanti per entrambe. L’UE ha calcolato che l’aumento delle vendite di prodotti verso il mercato della Nuova Zelanda sarà di almeno 4,5 miliardi di euro. un dato che migliora del 50% i valori attuali. Il parlamento di Wellington ha inoltre affermato che riconoscerà tutte le denominazioni di origine dei vini italiani e 163 tra DOP e IGP del settore agroalimentare. Un risultato anche questo che aprirà la strada a numerose denominazioni un pò isolate fino a qualche tempo fa.

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Contingentati i prodotti della Nuova Zelanda che transiteranno in Europa

L’Unione Europea ha definito questo accordo commerciale un’intesa utile e intelligente che permette ad entrambe di creare comunque forme di tutela contingentata. Ad esempio, per quando riguarda la concorrenza del paese dell’emisfero australe, la quantità di prodotti come carni bovine, ovine, prodotti lattiero caseari, etanolo e mais dolce avranno quantitativi massimi in ingresso nel nostro territorio.

La Nuova Zelanda potrà beneficiare di contingenti d’esportazione a tariffe agevolate per 10.000tonnellate di carni bovine e 38.000 di quello ovine. Per quanto riguarda invece il burro 15000 tonnellate e per i formaggi 25.000. L’aumento di vendita dei kiwi verso l’UE vedrà un aumento di circa un miliardo di euro e questo comporterà una forte competizione nei confronti della produzione italiana. l’Ue sopprimerà anche i dazi nei confronti di altri prodotti provenienti dalla Nuova Zelanda come ad esempio mele, cipolle e miele.

La questione fitofarmaci

Le politiche di utilizzo dei prodotti fitofarmaci in Nuova Zelanda permettono l’utilizzo di sostanze proibite in Unione Europea e per questo motivo, l’accordo prevede una clausola di salvaguardia della salubrità delle produzioni. In modo particolare l’UE ha dichiarato che non saranno possibili ingressi di prodotti che non sottostanno alle leggi in vigore in Europa e che la vigilanza sarà ferrea!