È un rito che si ripete da più di mezzo secolo. Avviene puntualmente durante la «Festa medioevale del vino bianco» promossa dalla ProLoco e dal Comune di Soave e che trasforma per una settimana il “borgo dei borghi” in uno scrigno di mestieri medioevali, musici, giocolieri, figuranti in costume. Un tuffo nel passato per legare al futuro la tradizione del nettare bianco coltivato sui colli soavesi attraverso racconti, impegni sociali e professionali portati avanti da personaggi di spicco con la testa…tra le vigne. Tutto questo avviene attraverso l’annuale cerimonia di investitura dei nuovi spadarini e delle nuove castellane della confraternita Imperial Castellania di Suavia.

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La cerimonia 2024 si è svolta domenica 19 maggio nel cortile di Palazzo del Capitano di Soave. Trombe e tamburi hanno accompagnato la nomina dei nuovi spadarini e delle nuove castellane. La ritualità prevede il lavaggio delle mani con il vino Soave in una tinozza in bronzo, un sorso alzando il calice al cielo e di indossare la fascia con la chiave del Castello in ferro battuto. La voce della presidente dell’Imperial Castellania di Suavia, AnnaLuisa Mancini, ha poi evidenziato le motivazioni dell’investitura a moderno testimonial della tradizione. Sul palco anche il sindaco di Soave, Matteo Pressi. Tra i nuovi eletti anche la nostra collaboratrice, direttrice della testata in lingua inglese The River News, Elisabetta Gallina.

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Le Castellane 2024 dell’«Imperial Castellania di Suavia»

Martina Adami. Nata a Soave da una famiglia di viticoltori, Martina ha portato nell’azienda di famiglia strumenti e strategie per sviluppare l’aspetto della commercializzazione del vino imbottigliato, valorizzando il lavoro svolto negli anni in primi dal nonno Gaetano, iniziatore della storia viticola della famiglia Adami, trasformata poi in attività vitivinicola dal padre Angelo e dal fratello Andrea.

Federica Nardello. Nata in una storica famiglia di viticoltori in Monteforte d’Alpone, dopo il diploma di sommelier, inizia a collaborare con il fratello Daniele. Negli anni questa “collaborazione familiare” è diventata il lavoro principale di Federica, che mette nella bottiglia il suo modo di vivere il vino. Fa parte anche dell’associazione Vignaioli Indipendente, dove ha svolto il ruolo di consigliere nazionale per un mandato.

Elisabetta Gallina. Giornalista professionista, è considerata la presentatrice dei veronesi. Direttrice responsabile della prima testata web che parla del territorio scaligero in lingua inglese, The River news, dove più volte ha dato spazio alle iniziative soavesi. Scrive per l’Adige di Verona e coordina la webtv di Veronafiere. Elisabetta ha dedicato la nomina a tutte le donne lavoratrici e alla sua piccola di due mesi, Maria Caterina.

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La confraternita in una foto di gruppo al Villabella Relais

Gli Spadarini 2024 dell’«Imperial Castellania di Suavia»

Marco Porzio. Novarese, fondatore e direttore dell’azienda Silcometal. Oltre al lavoro, Porzio decide di approfondire la propria passione per l’enogastronomia ottenendo i diplomi ONAV (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vini) e ONAF (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi), oltre al diploma di Maestro assaggiatore di Salumi, diventando anche insegnante nei corsi di degustazione e Consigliere Nazionale dell’ONAS per tre mandati. Confratello della Confraternita del Gorgonzola di Cameri, socio onorario di altre confraternite enogastronomiche italiane ed estere, dal 2009 al 2013 è nominato Consigliere per l’Italia della CEUCO (Consiglio Europeo delle Confraternite Enogastronomiche), dal 2015 è Presidente Nazionale della FICE.

Arnaldo Semprebon. Nativo della Valpolicella, padre di quattro figli e nonno di otto nipoti, si distingue nel suo lavoro per professionalità e tenacia, ma affianca allo stesso anche cariche politiche e amministrative. Per alcuni anni ricopre inoltre la carica di presidente del Consorzio Produttori Marmo Rosso di Verona. Attivo ed instancabile, Arnaldo è anche appassionato di vini, che valorizza e promuove in ambito locale ed estero. E’ stato Segretario generale e poi Gran Maestro della Confraternita del Sovrano e Nobilissimo Ordine dell’Amarone e del Recioto. Fa parte del Consiglio della FICE dal 2005 di cui è anche vicepresidente. Nel 2017 Arnaldo è stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica.