Tutti uniti per dare un Natale dignitoso ai più poveri. E così, per la prima volta, domani ci sarà un pranzo natalizio per le famiglie in difficoltà, organizzato dai frati Cappuccini in collaborazione con Comune, Protezione Civile, associazione Opero Silente, le due parrocchie villafranchesi, il Comitato benefico di Alpo e l’associazione San Francesco. Il tutto avverrà nella sede della protezione civile dove troveranno posto oltre 200 persone, per passare qualche ora insieme. Il menù è coi fiocchi: risi e bisi, arrosto di tacchino, spinaci e patate, frutta, panettone e caffè. E, martedì, seguirà la consegna di un pacco con viveri e dolci, per non far mancare a queste famiglie il pranzo di Natale. “Sarà una giornata di festa per le famiglie in crisi – commenta padre Mariano – ed è importante questa unione di forze trovata a Villafranca. L’importante è che questa sensibilità ci sia sempre. E’ un’esperienza molto coinvolgente che ha bisogno di continuità perché le necessità ci sono tutti i giorni. In questo modo si restituisce dignità alle persone”. La macchina della solidarietà ha mostrato anche in questa occasione di essere particolarmente attiva a Villafranca, soprattutto in questo momento di crisi. Perché, al di là del Natale, Comune, associazioni e frati Cappuccini sono sempre in prima fila nel sostegno delle persone povere con la mensa giornaliera. Soltanto i francescani consegnano settimanalmente 60 pacchi alimentari, seguendo circa 200 famiglie. Offrono un pasto completo al giorno a una ventina di persone. Caritas e San Vincenzo distribuiscono circa 40 borse spesa tutte le settimane. “Il Comune ha erogato 400 buoni spesa da 40 euro – spiega l´assessore al sociale Riccardo Maraia -. Ma noi facciamo da polo catalizzatore per iniziative anche da parte dei privati, come quella del Porky’s di Simone Troiani che con due serate ha raccolto 1.600 euro destinati a questi buoni spesa. Inoltre il circolo dei dipendenti comunali ha voluto contribuire mettendo a disposizione i 600 euro che aveva in cassa”. La crisi è pesante, dunque, ma c’è grande senso di solidarietà. «La crisi è palpabile, ma non devono passare i principi di egoismo – commenta il sindaco Mario Faccioli -. In queste situazioni una comunità deve essere unita come una famiglia”. Marco Dall’Oca del Comitato di Alpo: “Forniamo il servizio di cucina, come siamo soliti fare con chi ce lo chiede per iniziative benefiche”.