“Scongiurato l’ampliamento verso Caselle di cava Betlemme”. Lo annuncia soddisfatto il vice sindaco di Sommacampagna Giuseppe Residori illustrando le motivazioni che hanno spinto il Tribunale Amministrativo Regionale ad accogliere il ricorso di autorizzazione all’ampliamento della cava di ghiaia, in località Betlemme, denominata “Corte Betlemme”.
“Il 10 giugno 2010 il Consiglio Comunale di Sommacampagna ha espresso parere contrario all’ampliamento della cava e la giunta Comunale, dopo l’approvazione regionale in data 14 aprile 2011, ha deciso di ricorrere per far valere le proprie ragioni che sono quelle di bloccare l’ampliamento della cava.
La sentenza del 12.12.2012 del TAR Veneto pubblicata il 16 gennaio 2013 annulla il provvedimento autorizzativo regionale dando ragione al Comune di Sommacampagna su tutta la linea difensiva presentata a cura del Prof. Giovanni Sala, precisando che:
1. L’estensione della cava, ai fini del rispetto del limite del 3% deve tener conto oltre all’area effettivamente scavata anche delle zone contermini funzionali all’attività estrattiva.
2. Il conteggio delle aree agricole al fine del calcolo del 3% deve escludere le aree destinate a strade o ad infrastrutture poiché la norma ha l’obiettivo di limitare la sottrazione di aree agricole alla normale attività per destinarle all’attività di cava.
3. Nel calcolo dei terreni consumati dall’attività di cava, anche la cava Ganfardine deve essere conteggiata in quanto autorizzata successivamente alla Legge Regionale n.36 del 1975
“Accogliamo con soddisfazione il pronunciamento del Tar Veneto – commenta l’assessore all’ambiente Augusto Pietropoli – . Questo è un grosso risultato per tutti i cittadini ed in particolare per quelli di Caselle e per il Comitato che da sempre difendono il nostro territorio già molto compromesso dalle infrastrutture sovracomunali”.