“La provincia di fatto è stata commissariata”. Il Capogruppo Udc in consiglio Provinciale Nicola Terilli spiega così il no al bilancio di previsione 2013 e pluriennale 2013 – 2015. “Le ferree regole del patto di stabilità e i tagli della “spending review” – aggiunge – hanno esautorato la politica che non è più in grado di fare scelte per il territorio”. Terilli ha presentato molti emendamenti molti dei quali di interesse per il Villafranchese come incentivare i servizi di trasporto pubblico locale aggiuntivi extraurbani, dirottare i fondi previsti per il casello autostradale di Isola Alta, visto il blocco in regione dell’iter che riguarda motorcity, alla risoluzione dei tanti nodi irrisolti della viabilità provinciale, reperire fondi da destinare all’acquisto di defibrillatori negli istituti scolastici superiori della provincia, attivare azioni di sensibilizzazione presso i comuni sulla necessità di migliorare le percentuali della raccolta differenziata e ridurre le quantità da avviare all’incenerimento. Presentati anche ordini del giorno che, oltre ad impegnare il presidente della provincia ad alienare le quote di Catullo e A4, chiedevano di sostenere l’attivazione di corsi specifici di formazione per operatori socio sanitari al Liceo Medi di Villafranca di Verona, sostenere il progetto “Aselogna Dream” della comunità Amici di Emmaus di Villafranca di Verona, e monitorare il fenomeno del gioco d’azzardo e trovare strategie, di concerto con i comuni, per fronteggiare questa nuova dipendenza. “Purtroppo – si rammarica Terilli – è stato accolto solo l’emendamento sulla raccolta differenziata nei comuni e l’ordine del giorno sul gioco d’azzardo. Nemmeno su questioni come l’alienazione delle quote in A4 e CATULLO, scelta indispensabile per incassare ì 20 milioni di euro in grado di garantire il rispetto del patto di stabilità, questa maggioranza ha saputo battere un colpo forse per divergenze politiche interne sulle strategie da adottare. Un bilancio redatto da un ottimo ragioniere che forse non necessita dell’azione di un parterre di assessori così affollato”.