Dal 1° settembre si pagherà anche nelle strutture di Villafranca la tassa di soggiorno. Il consiglio comunale l’ha approvata ieri sera alla quasi unanimità. Si è astenuto solo Renzo Piazzi (Dossobuono Insieme): “Mi riesce difficile pensare che anche Dossobuono abbia motivo di richiamo turistico. Non ci sono attrazioni storiche e nemmeno ambientali, tanto meno qualità dell’aria”. Ecco il dibattito consiliare.
L’assessore Riccardo Maraia (Udc) ha spiegato il provvedimento: “Rientra nel federalismo fiscale municipale. Il pre requisito è che il Comune sia inserito nell’ambito turistico e la Regione lo ha fatto. La base di partenza sono le presenze turistiche che nel 2011 sono state 283.369. Le tariffe saranno modulate sul triennio ad aumentare e poi consolidarsi. Le risorse saranno investite sullo sviluppo turistico. Saranno esentati, oltre ai villafranchesi, i minori di 14 anni e i maggiori di 75, disabili e accompagnatori, e anche i malati che devono effettuare terapie nel territorio e chi assiste degenti. Contiamo di introitare circa 200mila euro”.
Poalo Martari (Pd): “Sin troppo facile infierire e dire che la maggioranza introduce un’altra gabella. Il pregio è che l’introito deve essere reinvestito per la promozione turistica. Invito ad attivare un tavolo di confronto continuativo con le categorie che si occupano dell’attività recettiva e in generale turistica e ad avviare dei progetti perché ci sia trasparenza degli investimenti. Che sia commisurata al beneficio diretto o indiretto dai vantaggi che queste strutture possono avere dall’attività comunale”.
Lucio Cordioli (Pdl): “E’ il compimento di un mandato che questa maggioranza aveva dato all’assessore. Un appello alla misura nel determinare l’imposta: Villafranca non è Verona”.
Il sindaco Mario Faccioli (Pdl): “E’ vero che è un balzello. Nessuno è felice, né gli albergatori, né noi. Quando siamo arrivati erano circa 60 mila le presenze. Ora sono più di 200 mila grazie a Notte Bianca, concerti ecc. Chiediamo un sacrificio ma noi ci impegniamo perché torni anche a beneficio degli operatori grazie alla maggiore presenza di persone sul territorio. E’ un impegno reciproco. Siamo tutti in gioco”.
Paolo Martari (Pd): “Coi concerti è un turismo mordi e fuggi, le strutture alberghiere necessitano di altro tipo di iniziative. Chi viene in questi alberghi non viene in centro a Villafranca. Non è interessato minimamente. L’investimento è di mettersi in rete e andare al di là dei concerti. Deve diventare una chiave di volta anche come opportunità lavorative. L’ente locale deve imparare da chi gestisce il turismo quotidianamente. Trasparenza vuol dire che questo tipo di vessazione vada a sostenere dei progetti e dei servizi. Dobbiamo essere capaci di investire affinché Villafranca sia appetibile”.
Riccardo Maraia (Udc): “Siamo una delle poche amministrazioni che ha accettato da subito il confronto con gli albergatori e gli operatori del settore. L’inserimento di Villafranca in un processo turistico è appena iniziato. C’era da percorrere questa strada per reperire risorse. Potevamo aumentare l’Imu secondaria. Anche questa inciderebbe sugli alberghi e invece l’abbiamo tenuta al minimo”.
Nicola Terilli (Udc): “Non condivido che siano chiamate gabelle e vessazioni. Stiamo parlando di altre cose, sicuramente sostenibili. Un imposta che va nella direzione di dare risposte positive verso il settore turistico che poi darà vantaggi anche agli stesi albergatori. E’ vero che la maggior parte di chi frequenta gli alberghi è legato agli eventi a Verona. Qualche passo in avanti è stato fatto e il beneficio del ritorno c’è. Se viene gente anche dall’estero, qualcuno dormirà qui”.
Adriano Cordioli (Pdl): “Quelli di Villafranca non pagano se soggiornano in strutture sul territorio. Vedo comitati inesistenti numericamente che si lamentano per traffico e inquinamento. Ora non vedo dove sia lo scandalo se chiediamo a chi viene a Villafranca un piccolo contributo per migliorare la situazione. La delibera prevede anche molte esenzioni”.
Graziano Tovo (Pd): “C’è ansia nell’applicare questa gabella, perché veniamo da anni in cui demagogicamente si diceva di non mettere le mani in tasca ai cittadini. Chi può permettersi di andare a fare turismo può anche pagare un euro in più. E’ un balzello sopportabile, ma non deve essere finalizzato a feste o concerti dove il turismo è di passaggio. Non si ferma e non dà niente a Villafranca. Se valorizziamo i nostri bene faremo qualcosa anche per la nostra città, per noi, oltre che per il turista”.
Camillo Beghelli (Lega): “Sento parlare di gabella da parte della Sinistra e parliamo di per pochi centesimi. Però poi loro vorrebbero far pagare l’Imu ai nostri cittadini”.
Filippo Dalfini: “Posizione geografica favorevole? Vuol dire che gli uccelli ci hanno preso e spostato visto che dal 2008 siamo cresciuti da 60 mila a 200 mila. Qualcosa sarà stato fatto”.