(di Edoardo Cavalli) Elia Viviani della pista azzurra ha solo parzialmente abdicato in quella che è la sua gara, l’Eliminazione. Sul velodromo scozzese di Glasgow non porta a casa l’oro, come nelle edizioni mondiali 2021 e 2022, ma un bronzo.
L’Omnium di ieri ha lasciato poche scorie negative nella testa del veronese. Il mancato podio è stato assorbito in poco tempo.
Già nella giornata di ieri Viviani aveva timbrato la gara con un segno positivo
“La corsa a punti conclusiva dell’Omnium mi ha dato tanta fiducia. Dopo aver sbagliato praticamente le tre prove precedenti, compresa l’Eliminazione, era importante dare un segno.” Il sesto posto ed una gara di attacco dice che la distanza dai primi si sta assottigliando. “Abbiamo tempo un anno per limare le distanze.” Obiettivo: Parigi 2024.
Nell’Eliminazione di oggi Viviani si mostra subito concentrato.
Le cadute in rapida sequenza di alcuni forse condizionano l’andamento nella gara: “Per evitare rischi, dalla seconda caduta in poi ho deciso di prendere meno rischi, ma in una gara come questa vuol dire spendere di più. Non è un caso che Vernon è quello che tra i tre rimasti alla fine aveva rischiato più volte di saltare. Ho corso questa eliminazione come se fosse una prova omnium e non come si corre la prova secca. Cose che capitano quando la condizione è buona.”
Arriva alla volata che decide la medaglia praticamente correndo sempre avanti. Nella penultima volata: “Ho preso la ruota di Vernon convinto che mi avrebbe permesso di saltare anche Bibic senza particolari problemi. Invece il canadese ha tenuto ed io mi sono trovato fuori.”
Termina terzo la gara vinta dal britannico Vernon davanti al canadese Bibic. Parlare di sconfitta non è proprio il caso. Il re scende dal trono dopo due mondiali consecutivi, ma non è sconfitto.
Oggi un’altra occasione per prendere una medaglia nella Madison, in quella che sarà una coppia tutta veronese con Michele Scartezzini.