Truffe online: con la diffusione sempre più capillare di internet e la digitalizzazione di molti aspetti della nostra vita se ne è assistito, purtroppo, ad un notevole aumento. Anche nella provincia di Verona, qualche mese fa, l’operazione “Scamyou” ha portato all’arresto di quattro persone coinvolte nella vendita di finti pacchetti promozionali, segnale di un problema capillare.

In Italia, negli ultimi anni, l’uso di internet è diventato quotidiano. La nostra vita, interamente digitalizzata, ha bisogno di pc e smartphone per svolgere qualunque tipo di operazione. Che sia una semplice spesa o la prenotazione di una visita specialistica, ognuno di noi inserisce dati personali e finanziari per accedere a questi servizi. Per questa ragione, negli ultimi anni, i tentativi di frode si sono moltiplicati. Le truffe online più diffuse, che analizzeremo a breve, sono differenziate e difficili da scovare. Vediamo insieme come accorgerci se c’è qualcosa che non va.

Come riconoscere una truffa online: le più diffuse

Il phishing è una delle truffe più comuni e più pericolose. L’iter è sempre simile: gli aggressori chiamano, mandano messaggi, inviano mail, fingendo di rappresentare enti legittimi come banche, aziende famose o istituzioni. L’uso della mail, nell’era digitale, oltretutto, è la pratica più diffusa per inviare e ricevere messaggi. La frode, quindi, ha come obiettivo quello di ingannare le vittime affinché rivelino informazioni personali o dettagli bancari nel modo più semplice e popolare tra tutti.

Facciamo un esempio: arriva una mail che sembra della nostra banca solo che cliccando sul link all’interno del corpo della lettera si viene reindirizzati verso un sito fasullo che ruba i nostri dati. Proprio per la quotidianità delle azioni legate alla ricezione di mail simili, questo è, sicuramente, lo scam più popolare.

Anche siti di e-commerce fasulli o venditori non affidabili su siti come Subito.it, eBay, Amazon, sono un problema crescente. Questi truffatori mostrano immagini di prodotti con descrizioni allettanti a prezzi bassissimi. Dopo aver effettuato il pagamento, però, la merce non arriva o si riceve un articolo qualità molto più bassa rispetto a quello descritto.

Altro problema sono le truffe romantiche. Questo tipo di frode avviene su social media o siti di incontri in cui i malintenzionati fingono di innamorarsi delle vittime. Dopo aver stabilito un legame emotivo, il truffatore chiede soldi per emergenze o altri motivi.

Il ransomware, invece, ha colpito molte aziende e individui nel nostro paese e nel mondo qualche mese fa. Il malware viene installato sul computer di coloro che i criminali vogliono colpire e crittografa tutti i dati. Successivamente, il truffatore chiede un riscatto alla vittima in cambio della chiave per decriptare i dati.

Famose anche le truffe che informano la vittima di aver vinto enormi somme di denaro in un concorso o alla lotteria a cui non hanno mai partecipato. Per poter accedere al premio, viene chiesto di pagare commissioni anticipate o di pagare delle tasse. Altro inganno sono le false offerte di lavoro in cui vengono proposti lavori altamente remunerativi ma senza che sia richiesta nessuna esperienza. Una volta che la vittima mostra interesse, si può chiedere di pagare per la formazione lavorativa, per i materiali o per altre spese.

truffe on line2

Truffe online Verona: 4 indagati e 30 milioni di danni

L’operazione “ScamYou”, condotta dalla Guardia di Finanza di Verona, ha portato al sequestro preventivo dei beni riconducibili a una società veronese e al suo capo, con residenza in provincia di Roma. L’amministratore, con altre tre persone, è indagato per truffa informatica ed evasione fiscale. La frode online consisteva nel vendere vari pacchetti promozionali che avrebbero garantito l’accesso a servizi differenti con un sistema, definito dalle forze dell’ordine, “a piramide”.

La società, infatti, raccoglieva denaro dai clienti con la promessa di riconoscere, a scadenze già prefissate, il triplo del denaro raccolto. Centinaia le persone truffate, 30 milioni di euro incassati e mai dichiarati, ecco i reati ascritti alle quattro persone. Sintomo chiaro, purtroppo, che nel nostro paese questi reati sono molto più ramificati di quanto si creda e che le forze dell’ordine fanno un lavoro certosino per scovare i possibili pericoli presenti in rete.