(di Edoardo Cavalli) Sono state inaugurate le Giornate della Didattica in Gran Guardia. A tagliare il nastro, dando simbolicamente il via ai lavori è stata una bambina, rappresentante ideale della filosofia della manifestazione.
Durante la cerimonia d’apertura, è stato firmato il Patto di collaborazione territoriale di Verona, per promuovere il benessere e l’educazione delle bambine e dei bambini, delle ragazze e dei ragazzi nel contrasto alla dispersione scolastica e alle povertà educative.
I Patti Educativi di Comunità sono una modalità di costruzione della “comunità locale” che si assume la responsabilità di essere educante e per questo capace di prendersi cura dei percorsi educativi.
Si propongono di dare attuazione a principi e valori costituzionali, di solidarietà (art. 2), rimozione di ostacoli alla partecipazione democratica (art. 3), comunanza di interessi (art. 43) e sussidiarietà orizzontale (art. 118, comma 4), per i quali tutte le componenti della Repubblica sono impegnate nell’assicurare la realizzazione dell’istruzione e dell’educazione.
I Patti Educativi di Comunità si basano su un approccio partecipativo, cooperativo, solidale di tutta la società e, per questo, si configurano come strumenti per siglare alleanze territoriali tra scuole, enti locali, soggetti del terzo settore, associazioni e rappresentanti della cittadinanza attiva centrate sulla pari dignità e sul reciproco riconoscimento di tutti gli attori coinvolti.
Il Patto di Collaborazione Territoriale
Per dare applicazione ai Patti Educativi di Comunità, il Comune di Verona, l’Ufficio di Ambito Territoriale di Verona, la Diocesi di Verona, la Prefettura di Verona hanno sottoscritto il Patto di Collaborazione Territoriale finalizzato proprio a rimuovere le disuguaglianze, contrastare e prevenire i fenomeni della dispersione scolastica e della povertà educativa, e allo stesso tempo valorizzare e potenziare gli spazi e le risorse umane e materiali.
Hanno firmato il sindaco di Verona Damiano Tommasi, il prefetto Donato Cafagna, il questore Roberto Massucci, il dirigente scolastico provinciale Sebastian Amelio e Don Domenico Consolini in rappresentanza del vescovo.
«Questo patto conferma che a educare i nostri ragazzi e le nostre ragazze è la comunità intera -spiega il sindaco Tommasi – e per essere comunità dobbiamo allinearci continuamente sui lavori e sulle modalità con cui vogliamo trasferire i saperi e far vivere la comunità».