(di Stefano Cucco) In libreria un nuovo romanzo di Guadalupe Nettel, tra le più geniali e meno convenzionali, che porta al cuore delle nostre ossessioni.

Questa sera alle ore 18, infatti, la Feltrinelli Libri e Musica di via Quattro Spade a Verona ospita Guadalupe Nettel, una delle voci più luminose della letteratura latino-americana contemporanea, per presentare il suo nuovo romanzo “La vita altrove”, edito da “La nuova frontiera”. In questo racconto, muovendosi con la precisione di un funambolo sempre in bilico tra reale e fantastico, l’autrice riesce ancora una volta a rivelare in modo magistrale la natura strana e inquietante del mondo. 

Modera la conversazione Susana Benavente Ferrera. All’improvviso, quando meno se lo aspettano, i protagonisti di questo libro si ritrovano scacciati dalle loro vite. 

A volte è per ragioni di cuore, altre di lavoro o familiari, spesso semplicemente per caso: la realtà viene drasticamente sovvertita e sono costretti ad adattarsi a circostanze inaspettate, a navigare senza bussola in acque sconosciute. 

Una ragazza incontra in ospedale un parente misteriosamente bandito dalla famiglia; un attore, in piena crisi professionale, s’insinua nella vita di un rinomato collega; una donna vive in un mondo in agonia, dove l’unica consolazione è rifugiarsi nel sonno; e un uomo crede di scoprire la soluzione al suo logoro matrimonio in una stradina solitaria. 

Anche la famiglia, con le sue logiche spesso sfuggenti, i suoi piccoli e grandi tradimenti, i suoi segreti e le aspettative è una costante di questi otto racconti. Come pure il mondo animale e il mondo vegetale che, in un continuo dialogo, fanno da contraltare a quello degli umani. Con la precisione e l’estro di un funambolo, Guadalupe Nettel si muove tra reale e fantastico, riuscendo ancora una volta a rivelare la natura strana e inquietante della realtà che ci circonda. 

Biografia di Guadalupe Nettel

Nata a Città del Messico nel 1973, Nettel è oggi annoverata tra gli esponenti più interessanti della nuova narrativa latinoamericana. Merito di una opera in prosa confluita in raccolte di storie brevi come “Bestiario sentimentale” e “Petali”, in cui ha sviluppato una poetica fatta di emozioni folli, incrinature della vita quotidiana, legami sorprendenti e, talvolta ossessivi, tra i viventi. 

E’ stata insignita di diversi riconoscimenti, tra i quali il Premio franco-messicano Antonin Artaud (2008), il Premio tedesco Anna Seghers (2009), il Premio de narrativa breve Ribera del Duero (2013) per la raccolta di racconti “Bestiario sentimentale” e il Premio Herralde per” Quando finisce l’inverno”. Nel 2020 è stato tradotto in Italia “La figlia unica”, vincitore nello stesso anno del Premio Cálamo, romanzo che mette in scena tre maniere di essere donna al di là dei tabù sociali e tre diversi rapporti con la maternità: rifiutata, desiderata, subita”. L’evento è in collaborazione con il Circolo dei Lettori di Verona. 

L’ingresso è libero.