La base di elisoccorso Suem, situata in Lungadige Attiraglio, ha assunto un ruolo aggiuntivo di vitale importanza: ora funge da sede operativa per il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) di Verona.
Questa notizia segue il trasferimento dei circa 30 volontari del CNSAS e dei loro mezzi, tra cui 3 furgoni e un carrello con Quod/motoslitta, negli spazi dell’elisuperficie denominata “Base Hems Verona,” autorizzata da ENAC per i prossimi tre anni.
Suem e il Soccorso Alpino
Dal luglio scorso, il CNSAS si è trovato senza una sede fisica, ma grazie alla generosa offerta dell’elisuperficie Suem, la loro operatività è stata preservata. Questa sinergia tra l’elisuperficie e il Soccorso Alpino è resa possibile grazie alla centrale operativa SUEM 118 di Verona.
Inizialmente, il Soccorso Alpino veniva trasportato in elicottero solo per interventi in ambiente montano, ma recentemente si è deciso di garantire una presenza quotidiana a bordo. Questo nuovo approccio è regolamentato da una convenzione tra l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata (AOUI) di Verona e la XI Delegazione Veneta del CNSAS, che fornisce il personale necessario. L’equipaggio dell’elicottero è composto da 5 professionisti: un pilota e tecnico vericellista/manutentore (personale aeronautico), un medico, un infermiere e un volontario del Soccorso Alpino.
L’intervento dell’elicottero, con un costo di 1.680 euro al minuto, viene attivato in due situazioni specifiche. Prima di tutto, quando è necessario far giungere rapidamente un medico sul luogo dell’emergenza, specialmente in caso di patologie gravi. In secondo luogo, quando il recupero del paziente richiede l’accesso a zone impervie o di difficile accesso.
La base elisoccorso SUEM di Verona ha una storia di oltre trent’anni ed è stata costantemente migliorata nel corso degli anni. Attualmente, funge da eliporto completo, con una piattaforma di partenza e atterraggio situata al centro del cono di attacco. Questa posizione strategica elimina ogni ostacolo in altezza durante le manovre di decollo e atterraggio. Inoltre, sono state eliminate tutte le linee elettriche aeree per garantire la massima sicurezza. La superficie è già dotata degli impianti di illuminazione necessari per consentire voli notturni.
Tuttavia, va notato che al momento l’elisuperficie di Verona non è ancora autorizzata per i voli notturni, il che rientra nella sfera della programmazione regionale. Attualmente, solo la postazione di Treviso tra i quattro elisoccorso del Veneto è autorizzata per i voli notturni, mentre la provincia di Verona viene servita dai servizi di Brescia e Trento. La programmazione regionale tiene conto delle esigenze territoriali, dei costi e delle condizioni meteorologiche, con particolare attenzione alle zone nebbiose come Verona che presentano difficoltà nel decollo notturno.
Per quanto riguarda il Soccorso Alpino, l’estate del 2023 ha visto un aumento del 3% degli interventi rispetto all’anno precedente. Da gennaio a oggi, sono stati effettuati ben 65 salvataggi in montagna, di cui 40 solo nei mesi di giugno e agosto. Questo aumento dimostra la crescente importanza del Soccorso Alpino nella regione e la necessità di garantire una presenza costante e rapida nelle aree montane.
Callisto Bravi, Direttore generale Aoui Verona: “Sono contento che il Soccorso Alpino abbia trovato sistemazione nella nostra elisuperficie. Questo aumenta l’efficienza del servizio che, nell’emergenza, è un aspetto salvavita. La professionalità del nostro Suem e l’esperienza dei volontari del Soccorso alpino sono una garanzia per la salute dei veronesi e dei turisti. Il fatto che non siamo autorizzati al volo notturno non deve preoccupare gli utenti, possono stare tranquilli perché siamo coperti da Brescia e Trento. Si tratta di una autorizzazione regionale che dipende dalle valutazioni di diversi parametri, come la sostenibilità economica e l’incidenza numerica dei casi”.
Adriano Valerio, direttore Suem: “L’impiego dell’elicottero è organizzato in modalità di mutuo soccorso. Questo significa che gli elicotteri lavorano in abbinata in base alle emergenze. Per il volo notturno Verona è coperta da Brescia e Trento, così come nelle ore diurne noi operiamo nei territori di Mantova e Brescia. Dal punto di vista delle dotazioni, Verona è molto ben attrezzata con i mezzi su gomma. La collaborazione con il Soccorso alpino è molto importante, avere uno di loro a bordo dell’equipaggio si è rivelato fondamentale in ogni situazione”.
Alberto Barbirato, CNSAS: “Siamo felici di aver trovato sistemazione nella base di elisoccorso Suem. Era una necessità anche per la custodia dei nostri mezzi che sono costosi, il prossimo obiettivo sarà una tensostruttura per il ricovero dagli agenti atmosferici. Durante questa estate il nostro lavoro ha avuto l’aumento del 3% dei soccorsi, di questi buona parte riguardano le persone impreparate o poco attrezzate alla montagna. Il caso più classico è quello della funivia di Malcesine, dove le persone vestite da spiaggia arrivano a oltre 1.800 metri con calzature non adatte”.