Torna al Teatro Nuovo la fortunata rassegna ‘Divertiamoci a Teatro’. E’ la 25^ edizione, a testimonianza del gradimento del pubblico. Nata nel 1999 per rendere piacevoli le serate a teatro con un mix di culture e divertimento, la rassegna propone anche quest’anno il meglio degli spettacoli brillanti attualmente disponibili a livello nazionale.

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«Mai come nell’edizione di quest’anno – dice Piermario Vescovo, direttore artistico del Teatro Stabile di Verona – questa rassegna aveva rivelato rapporti tanto intensi con la settima arte, il cinema. Degli otto spettacoli in programma, cinque hanno legami profondi con il cinema: sono commedie traslate nel corso degli anni in film di successo ed uno è uno spettacolo tratto da un film campione di incassi».

Gli spettacoli al Teatro Nuovo

Vescovo ricorda innanzitutto la commedia “Il padre della sposa”, che verrà messa in scena dal 14 al 17 novembre, con Gianfranco Jannuzzo e Barbara De Rossi, che rappresenta le divertenti apprensioni «di Spencer Tracy del film del 1950 e quelli di Steve Martin the film del 1991. Come i tentativi di calmare il marito da parte di Barbara de Rossi fanno tornare la mente quelli di Elizabeth Taylor Edition Keaton rispettivamente a fianco di Tracy e di Martin».

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Il secondo spettacolo in cartellone dal 28 novembre al 1 dicembre è “A che servono questi quattrini”, una commedia del 1940, cavallo di battaglia di Eduardo de Filippo, che fu anche protagonista del film che ne fu estratto, nei panni dell’eccentrico marchese che sarà interpretato da Nello Mascia.

Dal 12 al 15 dicembre sarà la volta de “L’anatra all’arancia”, con la coppia Solfrizzi-Natoli che ci fa rivivere in teatro le piccanti situazioni interpretate sullo schermo della celeberrima coppia Monica Vitti  e Ugo Tognazzi.

«Dulcis in fundo – continua il direttore artistico-  “Il malloppo”, la commedia di Horton che andrà in scena dal 6 al 9 febbraio. Ebbe una felice trasposizione cinematografica nel 1970 con il premio Oscar Richard Attenbrough nei panni dell’ispettore Truscott».

teatro nuovo

«Accanto a questi cinque casi di teatro che ha felicemente sconfinato nel cinema, – continua Vescovo- il caso contrario di “Quasi amici” che ha visto un film cult farsi teatro, fenomenologia, questa, che negli ultimi anni si è fatta più frequente.

Dal canto loro i due spettacoli che completano il programma molto grande schermo di quest’anno non fanno che testare ancora una volta la filosofia di fondo di ‘Divertiamoci a Teatro’: quella di essere una felice terra trasversale di più ai diversi generi teatrali brillanti.” ha spiegato il direttore artistico.

Da una parte gli Oblivion con le loro divertenti trasfigurazioni musicali ‘contromano’, dall’altra il gioco estremo di “Chi è io?”, commedia che sa essere psicotropa quanto psichedelica, psicologica quanto psicosomatica. Insomma – conclude Vescovo – gli ingredienti per divertirsi conclude direttore artistico ci sono tutti.quest’anno forse più che mai».