(di Stefano Cucco) In libreria un saggio letterario appassionante come un romanzo, libero come una storia e preciso come una biografia. Ma in realtà ne racconta due e le mette a confronto. 

In occasione delle celebrazioni “Play Zeno Cosini” per il centenario dall’uscita del romanzo “La coscienza di Zeno” di Italo Svevo mercoledì 20 settembre alle ore 18 a La Feltrinelli Libri e Musica d via Quattro Spade a Verona l’autore Enrico Terrinoni presenta il suo nuovo saggio “La vita dell’altro. Svevo, Joyce: un’amicizia geniale”, edito da Bompiani nella Collana “Overlook”. 

Terrinoni

Conduce la conversazione Riccardo Mauroner. L’evento è promosso in collaborazione con la Comunità Ebraica di Verona, la Società Letteraria di Verona e l’Educandato Statale “Agli Angeli”. 

La vita dell’altro è il racconto inedito dell’amicizia molto speciale tra due giganti del Novecento. Joyce, irlandese abbastanza ribelle che arriva in Italia perché ama la lingua e la cultura italiana, ma anche per fuggire da un’Irlanda sotto il doppio giogo dell’Impero britannico e della Chiesa cattolica, e Svevo, un signore di mezza età, di origini ebraiche, che dopo anni in banca lavora nell’industria di vernici per applicazioni subacquee della famiglia della moglie. 

Joyce insegna inglese, e si distingue subito a Trieste per i suoi comportamenti poco ortodossi. Svevo, bonario uomo di famiglia, si accorge di lui e inizia a frequentarlo, prima da allievo, poi da amico. Dal loro incontro nasce qualcosa. 

Si scambiano gli scritti e ammirano le rispettive opere. Svevo aiuta spesso Joyce, sempre a corto di denaro, e questi ricambierà la sua generosità contribuendo a farlo diventare un caso letterario internazionale. Le loro storie si incrociano e ci parlano di un’amicizia profonda, non soltanto di affinità. 

E si intrecciano in un curioso entanglement anche le loro opere, capaci di dialogare da posizioni distanti su temi condivisi e segreti. La vita dell’altro è una storia non ancora raccontata, che mostra l’esistenza tra questi due mostri sacri del Novecento di un rapporto assai profondo, di un’affinità elettiva ma anche di una voglia di sostenersi a vicenda e guardarsi negli occhi per riconoscersi. 

Questa storia minima di due grandi racconta tramite eventi, resoconti, impressioni, incroci e simultaneità come le opere e le esistenze di Svevo e Joyce continuano a scrutarci oscuramente dal passato, con occhi attenti e divertiti, fissi sui nostri futuri. 

Enrico Terrinoni

Enrico Terrinoni è docente di letteratura inglese, teoria e pratica della traduzione. Per Newton Compton si è occupato della traduzione dell’Ulisse di James Joyce, che ha vinto il Premio Napoli per la Lingua e la Cultura Italiana – sezione traduzione – nel 2012. Collabora con Il Manifesto ma ha scritto anche per il Corriere della Sera, Il Sole 24 ore ed Il Messaggero. Ha pubblicato diversi libri e saggi e ha tradotto autori dall’inglese (Muriel Spark, Brendan Behan, BS Johnson, John Burnside e Miguel Syjuco) e classici (John Florio, Francis Bacon, Nathaniel Hawthorne e James Joyce). 

L’ingresso è libero.

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