(di Stefano Cucco) Omar Pedrini in concerto al Cinema Teatro Alcione di via Giuseppe Verdi a Verona in trio con Davide Apollo e Carlo Poddighe. Il guerriero rivisiterà i suoi brani in chiave elettroacustica. Questa sera, Venerdì 29 settembre alle ore 21, pertanto, nell’ambito della Rassegna “I Concerti dell’Alcione”, si tiene il live di questa artista, soprannominato “Zio Rock” che ha iniziato la carriera nel 1986 con i Timoria.
La carriera di Omar Pedrini
Con questa band ha raggiunto ottimi riscontri di vendita a metà degli anni ‘90, grazie agli album “Viaggio Senza Vento” e “2020 Speedball”. Nel 1996 pubblica il suo primo album solista, “Beatnik – Il ragazzo Tatuato di Birkenhead”, stampato in 7000 copie. Nel 2002 si concede una pausa di riflessione di cinque anni e decide di intraprende la carriera solista.
Debutta, così, nel 2004 al Festival di Sanremo con “Lavoro Inutile”, ricevendo il premio dei giornalisti. Dopo il festival, esce il suo secondo album solista, Vidomar. Poi, riprende a fare delle esibizioni in acustico tornando a collaborare con altri componenti dei Timoria, quali Enrico Ghedi, tastiere, e Filippo Ummarino, percussioni, e altri artisti del mondo della musica, cinema, scultura, come Marco Lodola.
Nel 2006 esce il suo terzo album solista, “Pane Burro e Medicine”, anticipato dal singolo “Shock”, che contiene, tra le altre canzoni, la cover di “Tre Volte Lacrime”, il brano più rappresentativo della new-wave band Diaframma.
Nel 2009 Pedrini realizza la title track della colonna sonora del film di Pupi Avati, “Il Figlio Più Piccolo”, dove interpreta anche un cammeo. Nel 2010 pubblica l’album, “La Capanna dello Zio Rock”, descritto dallo stesso Omar come “un bel discone con tutto il meglio dei Timoria più alcuni inediti”. Nel 2011, al teatro Creberg di Bergamo, duetta con Francesco Renga in una delle canzoni più importanti dei vecchi Timoria: “Sangue Impazzito”.
Sempre in quell’anno, Omar Pedrini partecipa al tour in alcune università italiane di “Edison Change The Music”, per promuovere iniziative ecosolidali. Nel 2014 è uscito, dopo ben otto anni dall’ultimo album di inediti, “Che ci vado a fare a Londra? —Storie dal pianeta blu”. Infine, nel 2017 ha pubblicato l’album “Come se non ci fosse un domani”. Sempre 2017 esce nelle librerie “Cane sciolto”, edito da Chinaski Edizioni: un romanzo scritto a quattro mani con lo scrittore Federico Scarioni, che racconta la biografia intensa di Pedrini fatta di coraggio, scelte in controtendenza e momenti difficili. La prefazione è scritta da Manuel Agnelli (Afterhours).