(di Elisabetta Gallina) 51 anni, attivista sindacale da almeno metà vita, Eliseo Fiorin è stato eletto alla guida della UGL Chimici, organizzazione sindacale nazionale presente con decine di migliaia di iscritti in oltre 600 imprese nelle macroaree Chimica, Tessile, Energia e Carta e Stampa. UGL Chimici sigla 20 contratti collettivi nazionale di lavoro, quasi tutti con le associazioni datoriali aderenti al sistema Confindustria. Dopo l’esperienza di delegato sindacale presso una multinazionale del settore medicale, Fiorin ha ricoperto il ruolo di segretario provinciale Ugl Chimici di Latina e dal 2010 è stato vicesegretario nazionale. La sua elezione è avvenuta nel corso del V Congresso Nazionale del sindacato che si è svolto a Roma il 5 e 6 ottobre alla presenza di 150 delegati da tutta Italia. Con l’occasione è stato rinnovata la Segreteria e il Comitato direttivo di Federazione.
Il V congresso UGL Chimici è stato frangente utile per fare il punto sul pianeta lavoro, con tematiche trasversali per non dire globali che stanno plasmando il futuro occupazionale, dei giovani e anche dei meno giovani. È stato seguito con grande attenzione il Panel “Intelligenza artificiale, transizione energetica e fenomeni demografici – il futuro del lavoro in Italia” con il sen. Claudio Durigon, Sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali; l’on. Arturo Scotti, Componente XI Commissione lavoro pubblico e privato; l’ing. Gabriele Provana, Head of Digital IT Governance e Strategu ENI; il prof. Maurizio Mensi, docente alla Scuola Nazionale dell’Amministrazione e alla Luiss: il prof. Emmanuele Massagli, presidente Adapt, Associazione per gli studi internazionali e comparati sul lavoro e le relazioni industriali; e Luigi Ulgiati, Segretario nazionale uscente UGL Chimici dopo 15 anni di mandato. QUI per rivedere il dibattito.
Veniamo alla nostra intervista al neo-presidente Eliseo Fiorin, che si definisce un “veneto pontino”, ai punti programmatici che intende affontare nell’immediato e i momenti salienti della sua elezione (QUI il discorso di insediamento).
– Fiorin, cosa significa per lei questa nomina?
“L’elezione di oggi rappresenta il proseguimento di un progetto costruito nel corso degli anni e condiviso con una persone che quotidianamente sono impegnate nella difesa dei diritti dei lavoratori e nello sviluppo di politiche del lavoro partecipative per il superamento del concetto della lotta di classe. Ho iniziato la mia esperienza sindacale a 25 anni quando, nel corso di un’assemblea sindacale, ascoltai degli interventi distanti da me sia per età anagrafica che per concetti espressi. In pratica avevo l’impressione che non interpretavano più un mondo del lavoro ormai cambiato. Era il tempo per me di scendere in campo“.
– Cosa la tiene legato a Verona e che rapporto mantiene con la tua terra d’origine, Zimella?
“Risiedo a Latina ormai da molti anni ma amo Verona e i veronesi. La prima volta che visitai la città scaligera fu durante il mio servizio militare alla caserma di Montorio Veronese. Sentii la sensazione di ritrovarmi a casa e questo, sono sicuro, perché nelle mie vene scorre del sangue veronese. Mio nonno era di Zimella e negli anni ’30 si trasferì nelle terre bonificate dell’Agro Pontino. Successivamente, al ritorno dalla guerra in Africa settentrionale, creò la sua famiglia ed uno di quei figli è mio padre. Mi definisco un veneto pontino visto che nella provincia di Latina c’è la più grande comunità veneta fuori regione che negli anni 30 fu la maggior forza lavoratrice che realizzò la bonifica integrale delle paludi pontine lavorando poi alle terre emerse. A Latina è forte l’orgoglio Veneto e specialmente nei borghi rurali c’è chi ancora parla il dialetto veneto come a casa dei miei genitori. Periodicamente torno a Verona sia per piacere ma soprattutto per lavoro dove la Ugl Chimici è fortemente presente. A Zimella ci sono ancora dei miei familiari, presto troverò l’occasione per tornare lì dove ho le mie radici”.
– I primi temi che che affliggono il mondo del lavoro e che affronterà in questo nuovo ruolo.
“La prima azione di questa Segreteria sarà visitare tutti i territori e i luoghi di lavoro dove siamo presenti per sostenere i nostri sindacalisti e incontrare i lavoratori per raccogliere le istanze e programmare un’azione mirata“.
– Riceve un’eredità importante, quella di Luigi Ulgiati, per 15 anni vero e proprio riferimento per tutta la Federazione. Cosa terrà di prezioso della sua guida e che nuovo apporto caratterizzerà l’“era Fiorin”?
“Il mio percorso di 25 anni in Ugl è sempre stato al fianco di Ulgiati, un sindacalista straordinario che, nonostante la posizione tra i massimi vertici sia Confederali che a livello europeo non ha mai perso di vista le difficoltà dei più deboli. Oggi il mondo del lavoro è in una fase di cambiamento epocale, sarà compito della nuova Segreteria intercettare ed anticipare le criticità che le nuove transizioni comporteranno. In Segreteria ci sarà anche Alberto Pietropoli, delegato Ugl di Verona che ha dimostrato negli anni grandi capacità“.
– Durante il Congresso c’è stato un momento particolare e toccante. Da una delegazione hai ricevuto una bandiera UGL, usurata dal tempo, che per anni è stata vessillo di una battaglia sindacale purtroppo persa. Cosa ha provato?
“Quando oggi ho ricevuto quella bandiera logora da due anni di presidio per la chiusura di una azienda in provincia di Bari ho provato un gran senso di colpa. La colpa, nonostante non abbia seguito quella vertenza, di non aver fatto mai abbastanza per evitare che i lavoratori rimanessero senza lavoro. Quella bandiera la terrò con me nel mio ufficio per guardarla ogni giorno prima di iniziare il lavoro quotidiano. Sarà da monito per un impegno sempre maggiore“.