(s.t.) C’è anche un pezzo di Verona, anzi di Legnago, nella ricorrenza del 4 Novembre: in occasione della festa dell’Unità Nazionale, nonché Giornata delle Forze Armate, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha infatti conferito la Croce di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia alla bandiera di guerra dell’8° Reggimento Guastatori Paracadutisti dell’Esercito Italiano, inquadrato nella brigata Folgore.
Il reparto, che ha sede dagli anni Novanta nella caserma Briscese, ha ereditato dopo numerose modifiche e trasformazioni il nome dal reggimento che combatté a El Alamein. Dal 2001 fa parte della Folgore (ed è l’unico reparto di guastatori paracadutisti dell’Esercito Italiano) ed è diventato reggimento nel 2004. Tra 2004 e 2006 a guidare il Reggimento è stato Massimo Scala, allora colonnello e oggi generale di corpo d’armata, dal 2020 tornato a Verona come comandante delle Forze Operative Terrestri di Supporto.
L’8° Reggimento ha preso parte tra il 2004 e il 2022 a numerose missioni internazionali per il mantenimento della pace, tra le altre in Kosovo, Afghanistan, Iraq, Libano, Repubblica Centrafricana, Libia, Niger e Somalia. Sul territorio nazionale svolge spesso con i propri nuclei di artificieri l’attività di bonifica da ordigni esplosivi e residuati bellici. Viene chiamato per la competenza tecnica per svolgere incarichi di pubblica utilità, come terremoti e calamità naturali oltre al presidio del territorio.
Nelle motivazioni di Mattarella le missioni all’estero e le attività sul territorio
Questa la motivazione diffusa dal Quirinale del conferimento della croce di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia alla bandiera del reparto, che dal 2013 è “cittadino” onorario di Legnago: “Glorioso reggimento, connubio di capacità tecniche e militari, protagonista delle eroiche vicende dell’Arma del Genio, si è adoperato in molteplici e rischiosi teatri operativi”.
“I guastatori dell’8° si sono prodigati, in ogni circostanza, con intrepido coraggio e indomito valore, garantendo la protezione, la mobilità e la libertà d’azione delle forze sul terreno, attraverso il ripristino della viabilità e la bonifica di aree e di itinerari da mine e da letali ordigni improvvisati. Gli uomini e le donne dell’unità”, conclude la motivazione, “sorretti da nobili ideali, hanno scritto memorabili pagine di silenziosa abnegazione della storia del reparto, contribuendo ad accrescere il lustro e il prestigio dell’Italia e delle sue Forze Armate in campo internazionale”.
Meritata onorificenza a parte, per il Reggimento è un periodo di grande notorietà anche sotto il profilo militare. Solo pochi giorni infatti i guastatori paracadutisti hanno – è proprio il caso di dirlo – conquistato un prestigioso bronzo nella Cambrian Patrol, tra le più celebri e massacranti competizioni internazionali per formazioni militari, che ha visto impegnati oltre cento team provenienti da 30 diversi Paesi che si tiene ogni autunno tra le severe montagne del Galles.
Durante l’esercitazione le unità partecipanti coprono in meno di 48 ore un arduo percorso di 40 miglia, pari a 65 chilometri. L’itinerario attraversa un terreno impervio con un dislivello di oltre 3000 metri, portando a termine pattugliamenti e manovre, una sorta di “stress test” studiato per valutare la resistenza e le competenze tecnico-tattiche delle squadre, composte da otto soldati. Ma si tratta anche di una prova di leadership, autodisciplina, coraggio, resistenza fisica e determinazione: solo chi completa il percorso riceve il riconoscimento. E gli otto legnaghesi di adozione con il basco amaranto queste doti le hanno sicuramente dimostrate.